Nel 2020, in particolare durante il lockdown, l’Italia si è accorta dei podcast. Ne siamo felicissimi, anche perché fino a questo momento vivevamo in una bolla piccolissima, dove ogni tanto cercavamo di propinarli ad amici e parenti non ancora evangelizzati… ma senza troppa fortuna!
Finalmente sono i nostri amici che vengono a chiederci qualche consiglio per orientarsi in un’offerta sempre più varia e ricca, che ci auguriamo cresca ancora nel 2021. Ecco quindi i nostri top podcast italiani del 2020.
I 10 podcast italiani del 2020, secondo noi
Carla
La storia di una donna come tante, Carla – la nonna dell’autrice Sara Poma – è anche la storia di un paese intero, l’Italia. Sara ricama sulla base del diario di Carla, un arazzo colorato di delusioni e soddisfazioni, fame, lavoro e gioie che parla a ciascuno di noi, in cui riconoscere le proprie storie familiari e quello che siamo o non siamo diventati. Un podcast che non posso smettere di consigliare da quando l’ho ascoltato anche per la qualità con la quale è stata ricostruita la storia, ma soprattutto perché mi ha emozionata.
Polvere
Una delle ultime scoperte di questo 2020, fatta grazie al bellissimo profilo Instagram di @stefania.pecere che ogni giorno condivide le stories più interessante uscite in giornata su IG. Le giornaliste Cecilia Sala e Chiara Lalli ripercorrono nei minimi dettagli il tristemente noto caso Marta Russo – la studentessa molta per un colpo di pistola nei cortili dell’università La Sapienza a Roma negli anni ’90 – in un’inchiesta vera e propria che mi ha ricordato per la qualità e il montaggio l’inarrivabile Caliphate che avevo inserito nella lista dei miei podcast preferiti del 2019.
Romantic Italia – le parole dell’amore in 12 Long Play
Di Giulia Cavaliere, tratto dal suo libro edito per Minimum Fax. Curato – guarda caso – dalla già citata Sara Poma. Ogni puntata di Romantic Italia è dedicata ad un album italiano celebre degli ultimi 50 anni, permettendo così di scoprire le influenze musicali e i perché delle scelte fatte nella produzione di musicisti notissimi (si va da Lucio Battisti ad Anna Oxa). Quello che però mi è piaciuto più di ogni altra cosa, è che ogni album permette anche di entrare nel microcosmo dei cambiamenti in atto nella società dei periodi in cui gli album sono usciti. Romantic Italia parla di musica e storia e lo fa con leggerezza e tanta sensibilità.
Camposanto
Sono anni che pensiamo di realizzare una rubrica dedicata ai luoghi di sepoltura nel mondo, e quando Giulia Depentor ha lanciato Camposanto su Instagram è stato amore a prima vista.
Giulia racconta non solo i luoghi, ma le storie che animano gli spazi tra una lapide e l’altra. Una novella Lee Masters che ci accompagna sulla collina della storia con una prospettiva molto originale. La qualità del montaggio l’ho trovata molto alta rispetto a tanto altro materiale disponibile sul web ma è la capacità di raccontare storie di Giulia a far brillare questo podcast.
Le Intrepide – il podcast su donne che l’hanno fatta grossa e non vedono l’ora di raccontartela
Le Intrepide è il podcast che ognuno di noi dovrebbe ascoltare perché parla di donne del passato che hanno intrapreso viaggi picareschi in tempi in cui le donne non godevano affatto di grandi libertà. Questo podcast è un inno all’autodeterminazione e alla fiducia in se stessi. Queste storie ce le raccontano Sara Mostaccio e Assya D’Ascoli, in un formato che ricalca le interviste impossibili, uno storico format di radio RAI nel quale grandi autori de(l’allora) presente intervistavano grandi personaggi del passato. Aspetto trepidante la seconda stagione.
Mis(s)conosciute – lettrici tra parentesi
La vita e le opere di alcune scrittrici non particolarmente note (purtroppo) ma che possono raccontarci tanto del loro e del nostro tempo: Fabrizia Ramondino e Ahdaf Soueif sono fra le prime protagoniste di questo podcast di 4 puntate, che spero non si fermi qui ma continui a farci scoprire personaggi troppo poco conosciuti e apprezzati. Il lockdown è finito, care Giulia Morelli, Maria Lucia Schito e Silvia Scognamiglio ma spero continuerete a raccontarci le scrittrici poco lette, anche oltre questa strana fase storica con il vostro Mis(s)conosciute.
Butterflies & Ballerinas
Vivendo in Danimarca è per me un dovere cercare di conoscere meglio le figure che hanno reso celebre questo paese. Hans Christian Andersen è forse il danese più amato all’estero. Chi non ha letto le sue fiabe? Prima di trasferirmi non conoscevo le origini umili di questo personaggio che ha creduto sin da ragazzino nelle sue passioni e nelle sue capacità con una motivazione indicibile che lo ha portato a lasciare da solo la città di nascita per tuffarsi di testa nella vita cittadina, con solo un paio di lettere di raccomandazione e pochi soldi in tasca. Michele Dalai ci accompagna sulle strade dove anche H.C. Andersen ha posato le suole delle sue scarpe.
Quelli che invecchiano bene: Cemento II, la trilogia della pandemia di Problemi
Nel 2020 ho continuato ad ascoltare con profondo piacere e ammirazione due podcast italiani che mi erano piaciuti nel 2019.
Cemento di Angelo Zinna e Eleonora Sacco è alla seconda stagione. I due autori – che sono anche fra travel blogger che più stimo nel panorama italiano con i loro Explore More e Painderoute – si sono superati sotto molti punti di vista: le interviste che hanno realizzato, i temi mai banali (fra le puntate che preferisco quelle sul lago d’Aral, sui Sanatori e quella sulle grandi opere dell’epoca sovietica). Il Nuovo Est è più vicino grazie a Cemento. Aspetto la terza stagione.
Problemi è – a dire del suo autore Jonathan Zenti – un podcast fatto male da una persona fatta male. Avevo iniziato ad ascoltarlo qualche tempo fa, ma la trilogia della pandemia uscita alla fine dell’estate mi ha rapita. Il podcast tocca tasti dolenti con una sincerità disarmante e una totale mancanza di auto-assoluzione. Tagliente, acido e brillante. Uno di quei podcast che o piace, o non piace e non c’è via di mezzo, un pochino come Daimon di Violetta Bellocchio.