Abbiamo realizzato il nostro sogno di una vita, prendendoci un anno per viaggiare lentamente. L’abbiamo chiamato il Grande Viaggio, che abbiamo documentato sul blog e sui nostri canali social.
Il viaggio ci ha lasciato la consapevolezza che il turismo può essere una grande risorsa per le destinazioni, ma non senza rischi ed effetti controversi perché oggi siamo in moltissimi a viaggiare rispetto al passato, e il nostro passo sul mondo si fa sentire sia a livello ecologico che sociale. Per questo ci siamo ripromessi di mostrare il mondo per quello che è nei nostri post senza esotismi, con un occhio alla storia che la destinazione sia all’altro capo del mondo o dietro l’angolo di casa. Ci piacerebbe aiutare gli altri viaggiatori a calcare il mondo in maniera consapevole.
Parlano di noi:
Alle & Urbo
Alle su Instagram è @wearelocalnomads. Lei è una specie di supereroina della Marvel con il potere dell’empatia cosmica. Chi non le vuole bene dice: no, non dice nulla perché non esiste chi non le vuole bene. Amante di qualsiasi cosa sia riconducibile ad una serie di pagine scritte e una copertina, il suo film preferito è Hiroshima Mon Amour (“perché è come te: parlano tanto e non si capisce niente di quello che succede” svela su di lei qualcun’ altro). Hipster non per passione ma per dovere, ha una conoscenza dei posticini milanesi pari a quella di Piero Angela per la divulgazione scientifica. In viaggio è quella impossessata dal demonio. In trenta secondi è capace di amicarsi un bar, un ostello, una piazza, il mondo intero. Va solo un attimo “gestita” e “indirizzata” per limare alcune sue caratteristiche, diciamo così, strampalate. Guru della ricerca vitto e alloggio, laurea honoris causa in “Elementi di TripAdvisor e Booking”.
Urbo vive da quando aveva 17 anni come un equilibrista instabile. Prima era solo instabile (mentalmente). E’ appassionato di diagrammi di Feynman, di città e dinamiche sociali metropolitane, dell’Ulisse di Joyce (non l’ha ancora finito perché dice che la lettura deve durare quanto la sua vita, ma, metti che per qualche motivo gli danno una aspettativa di vita di un anno, poi “so cazzi”), di musica (ma non si espone perché ha paura di offendere qualche album non citato), di cinema (vedi sopra), di “un medico in famiglia” (la serie definitiva sul tema della decadenza della borghesia romana negli anni zero).
In viaggio è quello che sta dietro come un corvo, che prende appunti mentre la compagna si fa il mazzo per conoscere le persone e ottenere informazioni. Però detiene la sacra mappa e il suo generoso senso dell’orientamento gli permette di avere sempre tutto sotto controllo. Ma se comincia a vacillare lui… panico!
Perché “local nomads”?
perché siamo noi due, certo, ma anche perché siamo tutti. E’ l’eterna lotta tra il noi e il voi, ma se ci pensate bene, se quelli del voi varcassero la frontiera sarebbero “uno di noi”. Poi ci sarebbero quelli del loro, ma… un passo alla volta!
perché non si può essere noi senza conoscerlo e senza conoscersi. Viverlo come se fossimo sempre stati a casa, questo è il segreto di ogni viaggio.
perché c’è chi si sposta con la macchina oppure con la mente, quelli a cui girano le palle, chi salta da un compagno all’altro, chi corre per essere in forma. Insomma il mondo è un gran casino perché girano tutti, molti non sanno neanche dove stanno andando. E noi non vogliamo essere da meno.
Ma provate a immaginare un mondo in cui tutto sia estremamente fermo, tutto ciò non sarebbe terribilmente noioso?
4 commenti
Vi adoro già!
Intenditrice 😉 ;*
Ragazzi, solo leggendo il vostro “manifesto” ci siamo persi di brutto nella vostra carica ed energia! Ora partirà lo stalking di tutti i vostri articoli, sappiatelo!
Ciao Samu e Marghe! Benvenuti nella nostra casa digitale 🙂 grazie di essere passati a trovarci. Ci stiamo facendo anche noi un bel giro nel vostro spazio. Ci scaldano il cuore le vostre parole, e speriamo troverete qualcosa di utile fra i post…