Questo è un blog dedicato ai viaggi lenti, quindi potresti domandarti come mai dovremo scrivere un post sui podcast? Abbiamo pensato di dedicare un articolo a quelli che secondo noi sono stati i migliori podcast del 2019 in italiano e in inglese perché è stato proprio durante il Grande Viaggio che ci siamo appassionati a questo formato e abbiamo iniziato a divenirne voraci. Ci sentiamo quindi di poterti consigliare dei podcast di qualità che ci hanno fornito tantissimi stimoli, e talvolta aiutato a capire i luoghi che stavamo visitando. Ti va di tuffarti nel mondo dei contenuti audio con noi?
I 10 podcast migliori del 2019
Cemento (🇮🇹)
Cemento è un podcast realizzato dall’infallibile Eleonora (l’autrice del mio blog di viaggi italiano preferito Painderoute) e Angelo Zinna dell’altrettanto avventuroso e interessante blog ExploreMore. Il podcast analizza puntata dopo puntata gli aspetti più interessanti di quello che oggi viene chiamato New East, ovvero quel gruppo di paesi post sovietici che oggi si trovano al bivio tra un passato dalle influenza russa potentissima e un futuro incerto e ancora in divenire.
Gli autori del podcast, brillanti e preparati ci parlano di architettura, cibo, transiberiana e delle domande che dovremo porci quando si viaggia in paesi non ancora del tutto avezzi al turismo di massa.
Caliphate (🇬🇧)
Caliphate, attraverso interviste a ex guerriglieri del sedicente Stato Islamico e estratti di audio registrati mentre si trovava in missione, racconta il funzionamento della macchina di potere che ha spaventato l’occidente e devastato Siria e Iraq, provocando una delle più gravi crisi umanitarie degli ultimi 20 anni. Un compito che Rukmini Callimachi ha portato avanti non senza ripercussioni sulla sua vita personale.
Questo podcast è uno dei primissimi che abbiamo scoperto e ancora oggi lo troviamo uno dei migliori che abbiamo ascoltato a livello di storytelling e obiettività. Non è un caso: è stato realizzato dal New York Times grazie al contributo di Rukmini Callimachi, la reporter che si occupava di studiare ed effettuare la copertura giornalistica in loco su ISIS e poi sulla la caduta di Mosul. Decisamente uno dei 10 podcast migliori ascoltati nel 2019!
Al podcast è dedicato anche un approfondito mini-sito sul New York Times a cui ti consiglio di dare almeno uno sguardo.
Nice Try! Utopian (🇬🇧)
Questo podcast è una chicca per tutti coloro che sono appassionati di storia, architettura o distopie. In ogni episodio l’autrice approfondisce un luogo e momento storico in cui individui e società hanno tentato di creare città/comunità dal nulla. Il podcast parla dell’apparente impossibilità di creare luoghi ideali nella realtà, e analizza il perchè di questi fallimenti. Si passa da Jamestown (la prima colonia Britannica permanente sul suolo statunitense, si quella di Pocahontas!) a Chandrigar, la nuova capitale del Punjab dopo la scissione con il Pakistan, pianificata da zero con la partecipazione di Le Corbusier nel 1952 allo scopo di divenire segno evidente di una nuova narrativa dell’India post coloniale. Ma si parla anche di comunità esclusivamente femministe, della storia contraddittoria di Tempelhof (Germania), di progetti edilizi dalle buone intenzioni anti-razziste scontratisi con la realtà del mercato e di Biosfera, un costoso quanto fallimentare esperimento scientifico.
Daimon – le ossessioni sono una cosa buffa (🇮🇹)
Tutti esaltano il podcast Morgana di Michela Murgia, ma secondo me la vera Morgana degli anni ’20 è Violetta Bellocchio. Con questo podcast realizzato da Storielibere.it (prolifico network di podcast, insieme a Qwerty una fonte preziosa di spunti di ascolto) l’autrice approfondisce durante ciascuna puntata un’ossessione. In parole sue, Daimon “esplora il pericolo e il fascino del pensiero assoluto, sviluppando una serie di grandi ossessioni attraverso il massimo della libertà che permette la forma mista del racconto orale”. A parole mie, questo podcast fa tante domande giuste sull’amore nelle sue diverse forme, sull’immagine che vogliamo dare, sulla nostalgia a tutti costi, e giustamente ci mette in mano gli strumenti per iniziare a ragionare attraverso fatti accaduti a lei, a altri concreti e letterari.
Magistrale e mai banale.
Copertina (🇮🇹)
Copertina di Matteo B. Bianchi è un podcast che parla di libri, ma non solo. In ogni puntata M.B.B. consiglia 3 libri fra quelli che ha letto nell’ultimo periodo e poi accoglie nello spazio virtuale del podcast un libraio proveniente da una liberia indipendente italiana che ci racconta la sua esperienza, e qualche immancabile aneddoto del microcosmo peculiare che sono le librerie. I librai, prima di salutare il presentatore suggeriscono 3 libri particolarmente amati dai frequentatori della libreria. Infine, arriva il momento di altri 3 libri scelti stavolta da un ospite proveniente dal mondo dell’editoria, che può essere uno scrittore celebre, così come un editor o un traduttore.
Sei avvisato, l’ascolto di questo podcast prodotto da storielibere.it è molto pericoloso per le tue finanze!
Anthropocene Reviewed (🇬🇧)
L’Antropocene è la fase storica che stiamo vivendo, quella che vede l’uomo illudersi di essere il padrone del mondo. Ma sarà davvero così?
John Green è un narratore nato. Nel suo podcast potrebbe parlare dello spazzolone del water (e forse lo ha fatto) e riuscirebbe comunque a essere interessante. In Anthropocene Reviewed – prodotto da WNYCstudios – fa una cosa semplice quanto efficace. Sceglie “una cosa” di questo nostro mondo moderno e antropizzato e le da’ un voto da uno a cinque.
Ma nel mezzo, ci racconta la storia di come questa “cosa” è legata alla sua esperienza personale, e immancabilmente riesce a toccare le corde dei ricordi dell’ascoltatore. Fidati, lasciati andare al fluire delle parole di John Green, perditi e poi ritrova te stesso nell’Antropocene.
Problemi (🇮🇹)
“Un podcast fatto male, da una persona fatta male”; così descrive la sua ultima fatica Jonathan Zenti, l’autore di questo podcast, l’ultimo che ho scoperto e divorato. Ne apprezzo il vetriolo da stand up comedist degli anni novanta, lo trovo brillante e cinico al punto giusto, con quel po’ di accento veneto che non guasta. Ogni puntata affronta senza mezzi termini uno dei problemi dell’autore, e lo fa prendendo derive inaspettate che però alla fine del podcast tornano irrimediabilmente su conclusioni non necessariamente auto-assolutive. Per ora le puntate sono tre, ma mi auguro che J.Z. non ci lasci orfani, sarebbe un colpo basso.
Non posso fare a meno di rivedere nelle sue opinioni alcuni tratti in cui mi calo a pennello (saranno i comuni natali veronesi?) e nelle analisi che fa trovano forma percezioni che avevo del contesto che mi ha accolto a Milano 8 anni fa, ma alle quali non sapevo dare voce. Non so se sia un reflusso nostalgico a guidarmi, ma “Problemi” non può mancare nella lista dei 10 podcast migliori del 2019.
Today Explained by Vox (🇬🇧)
Un podcast prodotto dal gruppo Voxmedia e presentato da Sean Rameswaram che si pone l’obiettivo di fare approfondimento su temi di attualità internazionale (es: l’ucciosione di Omar Soleimani in Iraq, il Coronavirus) e statunitense (es: Impeachment).
Nel contesto delle puntate è sempre previsto l’intervento di uno specialista dell’argomento trattato, che aiuta l’ascoltatore a capire le premesse della notizia e il corollario di problematiche che la caratterizzano, così come le potenziali evoluzioni. Quello che apprezzo di Today Explained è la capacità di spiegare in maniera accessibile ciò che accade nel mondo senza però semplificare troppo i fatti. Lo trovo uno strumento utilissimo per capire meglio cosa accade intorno a noi!
Serial (🇬🇧)
Una tipologia di podcast particolarmente popolare è il crime. In effetti i podcast ben si adattano a questo tipo di racconto; basti pensare ai radiodrammi di mamma Rai che spopolavano ancor prima della seconda guerra mondiale! Noi ci sentiamo di raccomandarti Serial tra i tantissimi che trovi online perchè in ogni serie questo podcast sviscera un caso di cronaca (non necessariamente nera) ponendolo sotto il microscopio dell’autrice Sarah Koenig. Oltre alla curiosità nello scoprire cosa sia effettivamente successo alle vittime dei casi, di questo podcast troviamo particolarmente interessante lo sguardo che ci regala sul funzionamento della legislazione americana e sui problemi insiti nel sistema.
The Guardian audio long reads (🇬🇧)
Ci piacciono gli approfondimenti, e quindi concludiamo con un podcast prodotto dalla testata The Guardian che trasporta in formato audio alcuni articoli di lungo formato usciti sulle sue pagine. Gli episodi sono completamente slegati tra loro: si può passare dall’analisi del populismo imperante alla disanima di fenomeni pop come Marie Kondo e il suo minimalismo. I temi trattati spazionado molto, e permettono di entrare a contatto con tematiche che magari non avremo mai preso volontariamente in considerazione ma che si rivelano sorprendentemente coinvolgenti vista la qualità di scrittura degli articoli. Questo podcast lo consiglio sopratutto a chi mastica meno l’inglese perchè per ogni podcast è disponibile anche la versione scritta, che può riusltare utile da consultare nel si perda il filo del discorso, o per imparare nuovi termini e strutture grammaticali. molto utile anche per chi sta studiando l’inglese.
BONUS:
il nostro…Slow Down Travel! (🇮🇹 e 🇬🇧)
Ebbene si, in tempi non sospetti avevamo iniziato a auto-produrre un podcast. Se vi va di entrare nelle atmosfere dei nostri viaggi potete ascoltarlo qui.
Come si ascoltano i podcast?
Le nostre piattaforme/App preferite sono due: Spotify e Podbean. La prima la conosci di sicuro, mentre la seconda è meno diffusa ma molto interessante in quanto permette di ascoltare i podcast sia dal telefono attraverso la app che dal computer nel browser. Entrambe le piattaforme sono gratuite. Trattandosi di servizi trasversali ci aiutano a non perdere traccia dei podcast ascoltati nel caso dovessimo rompere o cambiare il dispositivo su cui abbiamo attualmente installato la App.
Ora dimmi, tu ce l’hai un podcast da consigliarci?
2 commenti
Tanti suggerimenti, grazie! non vedo l’ora di ascoltare quelli che non conoscevo, soprattutto in Inglese: son sempre alla ricerca di suggerimenti utili da leggere o ascoltare in inglese
Ciao Camilla, grazie a te per il commento! Davvero ci fa piacere sapere quando i consigli sono stati utili 🙂 buon ascolto!