La Scuola Guesthouse è un vero sogno.
Oramai per chi mi conosce non è un segreto: il mio sogno è aprire un ostello: un posto dove dormire lontano da casa durante una bellissima vacanza, ma anche un luogo d’incontro con i locali per scoprire la città come fosse la propria e vivere la cultura del luogo. Uno di quegli ostelli che si sentono ingabbiati da questo nome, che hanno molto di più da raccontare: un bistrot, un coworking, uno spazio per eventi.
E se cominciasse proprio oggi la mia avventura? Con questa rubrica, #TheyDidIt! (ce l’hanno fatta!), e con Valeria voglio cominciare a credere che anche il mio sogno possa diventare realtà, con tutte le difficoltà del caso. Loro ce l’hanno fatta; ce la faro anche io?
La prima intervista è a Valeria che gestisce il b&b Guesthouse La Scuola (ma io lo definirei una maison charme come farebbero i nostri cugini d’oltralpe) a Lusiana (752 m. s.l.m.) sull’Altopiano di Asiago. Grazie alle sue passioni ha fatto rinascere una vecchia Scuola Elementare che da anni aveva parso la sua funzione.
Chi è La Scuola Guesthouse? Ovvero, chi sono le persone dietro a questo bel progetto?
Io e Marco, il mio compagno.
Di cosa vi occupavate prima di aprire il b&b La Scuola Guesthouse?
Io sono un Art Director, ho fatto lo IED a Milano e lavorato prima nell’advertising tradizionale, poi nella grafica e poi nel webdesign alla Nozio, l’azienda del mio compagno, specializzata in web marketing per l’hotellerie. Lui dirige ancora la sua azienda.
Qual è stato il momento in cui avete deciso di lanciarvi in un’impresa così impegnativa come aprire e gestire un b&b che racconta una storia davvero originale?
È sempre stato un sogno condiviso, aspettavamo il momento giusto per mettere a frutto le nostre esperienze lavorative ma anche di viaggiatori.
Il momento giusto è arrivato quando il mio lavoro era diventato troppo manageriale e poco creativo.
Qual è stato per voi l’ostacolo maggiore da superare per riuscire ad aprire o far funzionare il b&b?
Nessun ostacolo in particolare. Le difficoltà maggiori sono comunque sempre la reperibilità dei fondi e la burocrazia. Bisogna essere cocciuti e presentarsi sempre al meglio.
C’è un fil rouge, un concetto, molto chiaro che sta alla base del vostro progetto. Me lo raccontate?
Da viaggiatori, alcune esperienze ci hanno ispirato molto. Abbiamo voluto dare agli ospiti ciò che noi stessi cercavamo.
Poi c’è un filo che lega tutte le mie esperienze, potrebbe essere casuale oppure no, chi può dirlo…: mio padre era insegnante ma era anche un uomo di turismo, d’estate dirigeva un villaggio e la sua carriera era iniziata al Club Med. Io da piccola volevo fare l’arredatore ma era un mestiere che quasi non esisteva e ho scelto la grafica. Mio nonno materno era pasticcere e io adesso faccio muffins e torte tutti i giorni. Insomma adesso adesso tutto torna e combacia!
Dal vostro punto di vista, cosa cerca chi sceglie proprio voi piuttosto che un’altro tipo di ospitalità? Qual è la vostra carta vincente?
La Scuola è un posto originale e unico ma è anche autentico, è una storia vera. Credo sia questa la carta vincente. E poi i ricordi di scuola appartengono a tutti.
Un consiglio pratico che dareste a chi desidera seguire i vostri passi?
Scrivere su un foglio bianco, senza pensarci troppo, i vostri desideri, le parole che stanno alla base del vostro sogno, le cose di cui volete circondarvi.
Se il vostro progetto conterrà la maggior parte delle parole che avete scritto, allora sarà vincente.
Avete realizzato qualcosa di unico. Ora qual è il prossimo traguardo?
Ampliare La Scuola Guesthouse sia negli spazi che nei servizi offerti.
Tre luoghi/viaggi nella vostra Wishlist. Dove vorreste andare ora?
Australia, un ritorno. La campagna inglese. Il nord della Francia, dove viveva mia nonna, in una casa che mi ha ispirato molto.
Quali sono i progetti / le realtà imprenditoriali / i creativi che vi hanno ispirato o dato la fiducia che vi ha permesso di lanciarvi in questo ambizioso progetto?
Non si tratta di persone dalle storie simili alla nostra, anzi. Sono molto distanti dal nostro mondo sempre connesso e distanti anche fisicamente! Se devo citarne 3 potrebbero essere Rose, una vecchia signora con un maso isolato in Alto Adige, Joan una danese che ha un B&B in Francia, piuttosto isolato anche questo e Pier Valter, il nostro architetto, un romanticone fuori dal tempo.
Guesthouse la Scuola
Via Campana, 20
Lusiana 36046 (Vicenza) Italia
Tel. +39.0424.066244 / +39.333.3792859
Mail. info@locandalascuola.com
Tariffe per persona, compresa colazione, A PARTIRE DA 40,00 € in camera matrimoniale