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#theydidit! al Birrificio Mastro Matto: Francesco ci racconta come è nata La Birra di Verona

  • Alle
  • 6 Marzo 2019
  • 5 minute read
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“Eravamo quattro amici al bar”… non è solo una canzone di Gino Paoli, e il perchè lo capirete leggendo l’intervista a Francesco, uno dei soci del Birrificio Mastro Matto di Verona. Perchè davanti a una birra possono nascere tante cose, e fra queste anche un’idea imprenditoriale vincente! Magari la prossima sarà proprio la vostra 😉

Ma passiamo a Francesco e alle nostre usuali 10 domande #theydidit!

1. Ciao Francesco, mi racconti chi sta dietro a Mastro Matto? Chi siete?

Ciao Alessandra, premetto che è un piacere rispondere a queste domande e poter far parte del vostro interessantissimo blog.
Già questa prima domanda non è di semplicissima risposta. Eravamo 4 soci fondatori di Mastro Matto, ad oggi siamo rimasti in tre: Io (Francesco) – responsabile della comunicazione, Nicolò e Stefano. Ognuno possiede una propria responsabilità di riferimento, ma la nostra vera forza è che ci diamo una mano vicendevolmente quando ne abbiamo bisogno. 

Però, per rispondere alla domanda precisa di chi stia dietro a Mastro Matto, devo farti un piccolo excursus: il progetto Mastro Matto non vuole comprendere solo la mera produzione e vendita di birra. Noi vogliamo creare un movimento, un grande coinvolgimento da parte di tutti quelli che hanno voluto e vorranno seguirci.

La nostra filosofia parte tutta dal voler riconoscere che in ognuno di noi esistono due parti fondamentali della persona: il MASTRO e il MATTO.
Tutti noi siamo mastri in qualcosa (che sia nel produrre birra, nella finanza, nell’industria, nel sociale, nel proprio hobby ecc.); al contempo però siamo tutti in fondo un po’ matti (in senso positivo). Anche per questo ci piace sponsorizzare o essere partner di serate di cultura (teatro, incontri ecc.), di musica, creare eventi noi stessi. Insomma non vogliamo fermarci mai. Ci piace pernsarci come una gigantesca famiglia in crescita giorno per giorno: ecco chi sta dietro a Mastro Matto!

 

2. Di cosa vi occupavate prima di diventare Mastr… i birrai? 😉

Nicolò lavorava presso una birreria in città (ripettivamente come proprietario e dipendente).
Stefano possedeva insieme al padre – e tuttora prosegue in autonomia – un’attività di impianti elettrici industriali mentre io, dopo la laurea, ho lavorato come figura commerciale presso il Mercato Ortofrutticolo di Verona.
Insomma provenivamo da realtà molto diverse!

3. Qual è stato il momento in cui avete deciso di lanciarvi in questa impresa ed è nato il progetto Mastro Matto?

Una sera, seduti al bar di Nicolò, dopo aver bevuto più di qualche birra 😉 , qualcuno propose di iniziare a produrre Birra per il bar. Ecco, da lì partì tutto quanto: in un attimo iniziammo a parlare di produrre non solo per il bar ma per tutta la città! Inizialmente dovevamo essere un numero maggiore di soci partecipanti al progetto, poi via via alcuni hanno abbandonato e siamo rimasti i 4 di cui parlavo sopra. 

4. Qual è stato per voi come gruppo, e per te personalmente, l’ostacolo maggiore da superare per riuscire a far funzionare la vostra azienda?

Beh, bisogna innanzitutto considerare il fatto che l’azienda economicamente è partita da zero.
Mi spiego meglio: tutti noi avevamo qualche risparmio da parte (per quello che possono essere risparmi di quelli che allora erano ragazzi tra i 25 e i 28 anni) e i nostri genitori per fortuna ci hanno supportato a livello finanziario; però tutto questo non bastava nemmeno lontanamente ad aprire un birrificio in tutto e per tutto. Abbiamo dovuto cercare e trovare un istituto finanziario che credesse in noi che, ovviamente, non avevamo uno storico di bilanci positivi. Eravamo una vera e propria novità e oltretutto i birrifici – qualche anno fa – non erano tanto diffusi quanto lo sono oggi, quindi le banche non vedevano di buon occhio questo investimento. Alla fine, fortunatamente, una banca ci ha dato fiducia e da lì siamo partiti, macinando ore di lavoro e impegno. 
 
Oltre al discorso finanziario, una difficoltà era il fatto di essere in 4 persone: certe volte unire le idee e le opinioni di tutti non è stato (e tuttora non è) semplice!

5. Mi racconti l’anima di Mastro Matto?

Mastro Matto, come già anticipato prima, vuole essere un’azienda poliedrica. La nostra base è sicuramente la produzione di birra, che ci sta regalando molti successi. Abbiamo compiuto un lungo percorso di ricerca in fatto non solo di materie prime, ma anche nella qualità di procedimenti di lavoro. Questo fino ad ora ci ha ripagato con molte soddisfazioni, soprattutto quando abbiamo i feedback dai nostri clienti finali, ovvero i bevitori di birra. Insomma  il prodotto piace e di questo ne andiamo molto orgogliosi. Abbiamo puntato fin da subito su birre di stampo bavarese, quindi molto facili da bere, anche le più alte di grado alcolemico, poco amare, ma dal gusto pieno e rotondo. Poi abbiamo anche tutta una serie di birre stagionali, alcune anche anglosassoni e ceche. Il nostro sito www.mastromatto.com è il posto migliore per iniziare a scoprire la nostra offerta. Ma oltre alle birre la nostra attenzione si rivolge come già detto anche a cultura, musica e molto altro.

6. Secondo te, qual è la vostra carta vincente?

Propio il fatto di essere in 4!
Prima mi sono espresso sulla difficoltà di essere in così tanti, però nessuno mai si sofferma sui lati positivi, che forse ai più sono nascosti, ma si rivelano essere probabilmente in numero maggiore di quelli negativi. Essere in tre, con visioni del mondo e del lavoro diverse, è una risorsa che va sfruttata. Ognuno, a modo suo, riesce a dare il proprio apporto, le proprie idee, il proprio entusiasmo. Con questo non vogliamo dire che siamo una società modello, anzi, siamo lontani dall’esserlo. Semplicemente abbiamo in parte imparato in questi anni, e stiamo ancora apprendendo, a partire proprio dalle nostre divergenze per ottenere un risultato finale che ci soddisfi. 
 
Quotidianamente cerchiamo di fare la differenza, grazie al Mastro ed il Matto in ognuno di noi. 

7. Un consiglio pratico che daresti a chi desidera seguire i vostri passi?

Posso essere banale? 
Se sentite che è la vostra strada non dovete mai mollare. Non sarà facile, ma nessun lavoro lo è, non esistono scorciatoie, nessuno ti regala niente; ma la propria forza di volontà può essere più forte di tutto questo!

8. Non sei stato affatto banale! E anche per questo state avendo un meritato successo. Ora qual è il vostro prossimo traguardo?

Come anticipato non ci fermiamo mai, abbiamo molti progetti in mente, dall’esportazione fuori da Verona del nostro prodotto (e questo implicherà necessariamente un’espansione della cantina), alla nascita di una vera e propria birreria nostra, ma siamo anche interessati alla creazione di eventi.

 

9. Tre luoghi/viaggi nella tua Wishlist. Dove vorresti andare ora?

Il prossimo viaggio mi piacerebbe fosse il giro della Grecia in furgone con Dalila – di cui forse avete già letto proprio su questo blog 😉 – poi vorrei viaggiare anche con i miei soci per visitare luoghi collegati al nostro mestiere, quindi direi tornare in Bavaria ed andare a Praga.

10. Quali sono i progetti / le realtà imprenditoriali / le persone che ti hanno ispirato o dato la fiducia che ti ha permesso giocarti tutto con Mastro Matto?

Senza alcun dubbio i miei genitori. Mi hanno supportato sia economicamente, ma soprattutto moralmente e psicologicamente in tutto e per tutto fin dal primo istante.
Alle

Amante di qualsiasi cosa sia riconducibile ad una serie di pagine scritte e una copertina, hipster non per passione ma per dovere, ha una conoscenza dei posti milanesi pari a quella di Piero Angela per la divulgazione scientifica, guru della ricerca vitto e alloggio con laurea honoris causa in “Elementi di TripAdvisor e Booking”.

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