Trovare una stanza per un weekend a Firenze può decisamente essere un incubo, che per noi è diventato un sogno grazie alla cittadina del mondo Simona e al suo B&B MoSì, che è la risposta a tutti i desideri dei veri viaggiatori alla ricerca delle bellezze del luogo, ma anche di un contatto reale con gli altri viaggiatori e con i locals. La storia di Simona è di coraggio – quello di aprire un B&B tutto da sola – e di un sogno che si avvera, ma anche un consiglio: se andate a Firenze scegliete questo angolo di pace per riposarvi, per partecipare a “Giraffe in città” (gli eventi dedicati ai viaggiatori che Simona organizza) e per farvi consigliare le chicche di Firenze da questa ragazza piena di gusto, idee ed energia. E solo così potrete dire: “Mo sì che conosco Firenze!”.
1) Simona, chi c’è dietro al bellissimo B&B MoSì?
Sono di Napoli, vivo a Firenze, ho un forte legame con Pechino. Sono una viaggiatrice (lo ero molto di più prima di mòsì…), la valigia sempre pronta, la macchina fotografica a portata di mano, alla ricerca eterna di mercatini dell’usato e del buon cibo…
2) Di cosa ti occupavi prima di aprire il b&b?
Ho lavorato per 5 anni in un’azienda che si occupa di internazionalizzazione di imprese, poi ho internazionalizzato l’impresa di famiglia aprendola all’export con la Cina, attività che ancora seguo anche se molto meno… e poi ho deciso di realizzare un sogno… MòSì : creare la casa dei viaggiatori!
3) Qual è stato il momento in cui hai deciso di lanciarti in questa impresa così ambiziosa?
L’ambizione è nata quando ho iniziato a viaggiare da sola. Ho iniziato ad aprirmi diversamente agli altri, ho imparato cosa vuol dire condividere, quanto sia importante il calore di un sorriso, sempre, ma soprattutto quando si è lontano da casa… ho iniziato ad ospitare amici incontrati in giro per il mondo. Così ho pensato di poterlo fare in una casa più grande che potesse accogliere, riunire, abbracciare.
4) Qual è stato per te l’ostacolo maggiore da superare per riuscire ad aprire o far funzionare il b&b?
Ho passato anni a convincermi di poterlo fare, per me era un cambiamento importante di vita, iniziare un’attività legata all’ospitalità e per giunta da sola; ti stravolge la vita. Ho perso la libertà di poter improvvisare un viaggio, condividere le “feste comandate” con amici e parenti o coltivare gli hobby come prima.
La libertà di movimento per me era importante ora è più limitata ma sono felice di aver fatto questo passo. Quindi l’ostacolo per me è stata la scelta di tuffarmi, ma ho chiuso gli occhi e devo dire che la risalita a galla è stata divertente…. bisogna solo non spaventarsi!
5) C’è un fil rouge, un concetto, molto chiaro che sta alla base del tuo progetto. Me lo racconti?
Mòsì è un nuovo concept di bed&breakfast. È un luogo che unisce il comfort e la familiarità del b&b con l’aspetto social ed easy dell’ostello. Mòsì accoglie anche i viaggiatori solitari come me. Per i solo-travellers ho creato un piccolo dorm con soli 4 letti. Un‘ambiente easy ed economico ma allo stesso tempo comodo e con molta privacy caratterizzato dall’accoglienza familiare del b&b.
I luoghi che più amo sono condivisi con tutti, ospiti ed amici, infatti Mòsì è un intimo salotto frequentato anche dai locali, con cui i viaggiatori possono confrontarsi, chiedere consigli o scambiare quattro chiacchiere. Il mio b&b è social!
6) Dal tuo punto di vista, cosa cerca chi sceglie proprio MoSì durante il suo viaggio a Firenze? Qual è la tua carta vincente?
Mòsì attrae molti giovani; la struttura è un piccolo villino di inizio secolo ristrutturato con semplicità e creatività e gli spazi raccontano una storia. Mi piace condividere e dare consigli autentici sia su Firenze, ma anche, se capita, su altre mete dove sono stata. I miei ospiti sono felici perché vivono un’esperienza che non è la vendita di un servizio come spesso accade oggi ma è la possibilità di condividere un momento della giornata all’italiana, una cena improvvisata, dove ognuno contribuisce apparecchiando la tavola, tagliando i pomodori o stappando una bottiglia di vino, oppure la raccolta delle albicocche del mio giardino, o partecipare ad una festa organizzata in giardino con i miei amici. Io vivo questa casa insieme ai miei ospiti ed amici.
7) Un consiglio pratico che daresti a chi desidera seguire i tuoi passi?
La differenza la fai tu, quindi crea qualcosa mettendoci la faccia. Fatti conoscere, raccontati e conosci chi viene da te.
8) Hai realizzato qualcosa di unico. Ora qual è il tuo prossimo traguardo?
Sono solo 6 mesi che ho aperto mòsì e sono felice per come sta andando. Ho tantissime idee e progetti alcuni piccoli e altri più grandi. Per ora vi dico solo che vorrei riuscire a portare avanti il ciclo di eventi chiamati “Giraffe in città” legati al viaggiare, incontro mensile per amici ospiti e curiosi.
9) Tre luoghi/viaggi nella tua Wishlist. Dove vorresti andare ora?
Bella questa domanda, MI FA VIAGGIARE. Tra gennaio e febbraio – durante la bassa stagione – penso di andare in vacanza e sono indecisa tra Thailandia ed India. Vi farò sapere!
10) Quali sono i progetti / le realtà imprenditoriali / i creativi che ti hanno ispirato o dato la fiducia che ti ha permesso di lanciarti in questo progetto?
Le idee e le ispirazioni le ho collezionate viaggiando; molti sono gli ostelli e alberghi che ho visitato. Mòsì è quello che avrei voluto trovare durante i miei viaggi e che spesso non ho trovato. Poi ci sono state città che mi hanno di più illuminato come Berlino e Copenhagen ma ad ispirarmi di più sono le persone che ho incrociato nella mia vita. Posso dire che questo posto è la sintesi di chi ho incontrato, dei luoghi che ho visitato e delle mie origini partenopee.