[Day #98 a #100] Nella terra del Caffe: Coorg
Le alture al confine tra Karnataka, Kerala e Tamil Nadu sono una specie di paradiso in terra, qualcosa di difficilmente immaginabile per chi ha in mente la classica india pianeggiante e desertica del Rajastan.
La natura qui si esprime all’ennesima potenza sia quando è domata dall’uomo (distese all’infinito di piantagioni di caffe, spezie e the) sia quando è libera (i parchi protetti dove vivono tigri ed elefanti).
Raramente ho visto alberi cosi possenti e un verde cosi intenso in vita mia.
Quando è bel tempo la luce del sole è accecante, bianca, quasi lisergica, il cielo è di un blu quasi fosforescente. Quando c’è brutto tutto viene avvolto da una nebbia epica e nel periodo monsonico (piu o meno è iniziato ora) fulmini e tempeste sono devastanti.
A differenza di tutte le altre zone di montagna che abbiamo visto in questo viaggio, questi rifugi di montagna sono abbastanza ricchi e sono da sempre il ritrovo estivo della borghesia indiana, un paradiso per bikers e amanti della natura. È un’ India completamente diversa da quella che avevamo visto in passato, un’India che ha gia piena coscienza di sé. E guarda caso qua il turismo occidentale è abbastanza scarso.
In Karnataka le zona collinare prende il nome di Coorg, il suo centro principale è Medikeri, un paesino simpatico e colorato appoggiato sulle colline. I suoi panorami sono appena piu montagnosi e austeri, la sua caratteristica sono i villaggi con i tetti rossi e spioventi e le moschee dai toni accesi stile gardaland, probabilmente la maggioranza qui è sempre musulmana.