È una cava, Shiraz, di rubini di labbra, miniera, sì, è di bellezza:
sono io, gioielliere fallito, per questo sconvolto.
Tanti occhi ubriachi ho veduto io in questa città
che son ebbro davvero, per quanto non beva ora vino.
(Hafez)
Tour Shiraz: cosa vedere
Shiraz è nota come la città dei giardini, che in primavera con i loro alberi di arancio e bergamotto fioriti riempiono le strade di profumi inebrianti. Purtroppo ci siamo persi questo spettacolo della natura visitando la città d’inverno! Tuttavia, nel caso decidiate di visitare Shiraz durante le vostre vacanze di Natale, come abbiamo fatto noi, non vi pentirete della vostra scelta. Ecco la nostra selezione di luoghi da non perdere durante un tour di Shiraz:
Vakil Bazar
Sostengo spesso che il modo migliore per tuffarsi nella vita quotidiana di una città è iniziare dai suoi mercati: nei bazar e nei mercati più autentici è facile iniziare a conoscerne le abitudini abitudini alimentari di un luogo, le spezie più utilizzate, le merci dal carattere più tradizionale e le abitudini degli abitanti. Se in Iran attraverserete un bazar quasi completamente vuoto, come è successo a noi, probabilmente vi siete capitati di venerdì che è l’equivalente della nostra domenica. Così il primo giorno del nostro viaggio abbiamo già imparato qualcosa!
Il bazar principale che ha dato il via al nostro tour di Shiraz è il Vakil Bazar. Si tratta di un mercato costruito nel XI secolo, durante il nostro medioevo per intenderci. Questo bazar, come molti altri, non accoglie solamente i negozi sotto le sue volte ma anche bagni (l’Hammam-e Vakil di Shiraz è visitabile ed è animato da una serie di statue che mostrano gli utilizzi delle diverse aree dei bagni), moschee e caravanserragli, ovvero i primitivi alberghi – molto spesso erano piazze dove uomini e animali stazionavano insieme – in cui le carovane dei mercanti si fermavano durante i loro tragitti da una città all’altra attraverso il deserto. Perdetevi senza paura nel labirinto di vie coperte del bazar, e lasciatevi rapire dai giochi di luce e dai profumi unici che vi percepirete!
Mausoleo dello Shah-e-Cheragh
Il Mausoleo Shah-e-Cheragh è una delle tappe imprescindibili durante la permanenza a Shiraz, oltre che la principale tappa di pellegrinaggio per i fedeli Sciiti in visita alla città e il terzo luogo di pellegrinaggio più importante in Iran dopo il mausoleo di Imam Reza a Mashhad e quello di Fatima a Qum. Si tratta della tomba dei fratelli Muhammad e Ahmad, figli dell’Imam sciita Mūsā al-Kāẓim e fratelli di Imam Reza, che trovarono rifugio proprio a Shiraz durante la persecuzione operata dagli Abbasidi contro i musulmani sciiti. Nel XIV secolo sul luogo della loro sepoltura fu costruita per ordine della regina Tashi Khatun la moschea che è detta Shah-e-Cheragh, ovvero “Tempio della Luce”, a causa della luce che permise all’Ayatollah Dastghāʾib di scoprire il luogo in cui erano sepolte le salme.
L’highlight principale del bel complesso monumentale sono gli interni dalla decorazione originale e unica: pareti e cupole sono ricoperti di mosaici realizzati interamente con pezzi di specchi. La luce, così riflessa, rende gli spazi ancora più magici.
L’ingresso al mausoleo è gratuito. Alle donne è obbligatoriamente richiesto di indossare un chador per entrare, che può essere preso in prestito gratuitamente all’esterno del mausoleo. Dopo un veloce controllo di sicurezza, una giovane guida dall’ottimo inglese ci ha accolti (sempre gratuitamente) e uniti ad un altro gruppo di turisti stranieri, in modo da spiegarci alcune informazioni di base riguardo al mausoleo, alla sua storia e al comportamento da tenere al suo interno.
Moschea Rosa (Nasir al-Molk Mosque)
Un’altra tappa imperdibile, e spesso affollata, è la fotogenica Nasir al-Molk Mosque di epoca Qajar (fine 1800) che si trova poco lontano dal mausoleo di cui vi abbiamo parlato poco sopra. Il luogo di preghiera è anche chiamato Pink Mosque o Moschea Rosa, per il colore delle maioliche che lo decorano da cima a fondo all’interno e all’esterno. Il nostro consiglio è uno solo: visitatela al mattino quando la luce che entra dalle vetrate istoriate riempie la moschea, regalandole un’aura unica e magica.
Mausoleo di Hafez
Abbiamo visitato il Mausoleo di Hafez – che si trova dislocato un po’ fuori dal centro vero e proprio di Shiraz – subito dopo la nostra visita allo Shah-e-Cheragh perché mentre eravamo all’interno del complesso che sorseggiavam una delle guide ci ha offerto un passaggio in auto verso il Mausoleo di Hafez quando ha scoperto che quella era la nostra meta. Non mi stancherò mai di raccontare della sincera generosità degli iraniani!
Hafez era un mistico e poeta vissuto nel XIV secolo a Shiraz, allora era la capitale della Persia; il suo mausoleo è un vero e proprio giardino costruito nella prima metà del 1700 e terminato all’inizio del 1900 che spesso è animato dalle pubbliche letture dei versi del poeta.
Altre tappe per un tour di Shiraz
- Cittadella di Karim Kahn
- Mausoleo di Sa’adi
- Qavam House
- Moschea Attiq
- Bagh-e-Eram (Giardini del paradiso)
- Giardini di Afif Abad
- Giardini delle delizie (Bagh-e-Delgosha)
- Giardino di Khalili (Bagh-e-Khalili)
- Giardini degli aranceti (Bagh-e-Narenjastan)
Cosa visitare vicino a Shiraz
Il modo più semplice per raggiungere i siti è affittare un taxi, magari richiedendo presso il vostro hotel un consiglio in merito. Noi ci eravamo accordati con il taxista che ci aveva trasportati dall’aeroporto al nostro albergo all’arrivo a Shiraz. Avevamo organizzato la giornata in modo da poter visitare nello stesso giorno la Nasir al-Molk Mosque (Pink Mosque o Moschea Rosa), Persepolis, Naqsh-e Rostam e Naqsh-e Rajab.
Persepolis (non il fumetto!)
Persepolis è un sito archeologico Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco ritornato alla luce grazie a scavi realizzati da archeologi – anche italiani – all’inizio del 1900. Persepolis si trova ora a 50 km da Shiraz e fu costruita a partire circa dal 520 a.C. da Dario I per accogliere – in veste di capitale della Persia – nobili e delegazioni ed è ancora chiaro che tutto in questa città era stato pensato per impressionare coloro che la visitavano.
La Porta delle Nazioni ancora rende bene l’idea della grandiosa maestà che doveva caratterizzare questo luogo ma l’area meglio conservata e dal maggiore fascino è – a mio parere – il Palazzo dell’Apadana che accoglie le bellissime decorazioni che ritraggono le 23 Nazioni conquistate e governate dagli Achemenidi nell’atto di portare i loro doni e tributi alla corte: i gruppi di dignitari delle nazioni suddite sono scolpiti sulle pareti, ognuno caratterizzato da vesti e doni che richiamano lo stile e le abitudini dei singoli luoghi. Sembra quasi di entrare in una di queste processioni!
Naqsh-e Rostam and Naqsh-e Rajab
Queste sono considerate le tombe di Dario II, Ataserse I, Dario I e Serse I e si trovano a soli 6 km dal sito UNESCO di Persepolis. Si tratta di sepolture scavate nella roccia le quali decorazioni, che si trovano sopra le aperture, rappresentano i sovrani e le nazioni da loro vinte.
Se avete tempo potete anche visitare le rovine di Pasargadae, la capitale dell’Impero Achemenide prima di Persepolis, fondata da Ciro il Grande nel 546 a.C. Noi non siamo riusciti a visitarla, ma abbiamo in compenso ricevuto un invito della guida che abbiamo scelto a Persepolis a cenare presso casa sua nella cittadina di Zargaarde sulla strada di ritorno per Shiraz.
Cosa mangiare e dove mangiare
Pallodeh Shirazi
Il Pallodeh è un dessert freddo insaporito alla rosa molto simile alla granita ed è tipico di questa città. La sua particolarità sono i vermicelli di riso che sono immersi nel ghiaccio. Noi lo abbiamo mangiato nei pressi della Cittadella di Karim Kahn e – in un modo tutto suo – era buonissimo anche gustato d’inverno!
Sharze Restaurant
Si tratta di un ristorante tradizionale molto frequentato sia da locali che da turisti. La particolarità è la presenza di un complesso che allieta i pasti con musica tradizionale iraniana. Si trova nel Zand Underpass all’interno del Vakil Bazar.
Dove dormire
Al momento del nostro viaggio, ormai avvenuto due anni fa, non era possibile prenotare online dall’estero gli alberghi iraniani. Ciò comporta che in alcuni casi gli hotel – non certi dell’arrivo dei propri ospiti che hanno richiesto la prenotazione solo via mail – vendano la camera se l’ospite non arriva all’orario concordato. Noi fortunatamente abbiamo potuto prenotare con certezza e in anticipo grazie ad un’amica iraniana residente nel paese che ha effettuato per noi l’operazione. L’hotel che abbiamo scelto e nel quale abbiamo soggiornato è il KarimKahn Hotel e ci sentiamo di consigliarlo sia per la posizione che per la pulizia.
Come arrivare a Shiraz
Shiraz è stata la nostra prima tappa dopo l’arrivo a Teheran. L’abbiamo raggiunta comodamente con un volo aereo dall’Aeroporto Internazionale di Teheran-Mehrabad che ci è costato circa 50 €. Siamo poi risaliti con diverse tappe utilizzando gli autobus che sono un ottimo mezzo per attraversare l’Iran. In modo particolare possiamo consigliare le compagnie VIP e Seir o Safar che abbiamo utilizzato e garantiscono un ottimo livello di confort grazie ai sedili completamente reclinabili e ampi e i kit di benvenuto che contengono cibo e bevande da bere durante il viaggio.
Il nostro tour di Shiraz è durato appena due giorni, quelli iniziali del nostro viaggio, e sono stati sufficienti per iniziare a capire la città e vederne i siti principali. Il nostro viaggio è continuato alla volta di Yazd!