Molte delle classifiche relative ai paesi da visitare assolutamente nel 2016 – anche stilate da quotatissimi magazine di viaggio – appare l’Iran. Per effetto della fine dell’embargo imposto sino a qualche mese fa, questo paese è stato sdoganato. Il nostro viaggio in iran si è svolto a Dicembre, e quello che abbiamo scoperto ha cambiato per sempre il nostro modo di viaggiare, e forse anche quello di guardare il mondo.
Anche dopo tre mesi – dopo aver raccontato a amici e parenti scettici la nostra esperienza – non è facile riassumere in poche parole la complessità di questo paese. Come esprimere tutte le contraddizioni che abbiamo intravisto? Come spiegare la bellezza di questo paese e di questo popolo? Come descrivere la situazione politica?
Abbiamo deciso di affidarci ai colori di questo paese. Il primo post è dedicato al nero e ai contrasti dell’Iran.
Il nero dell’ Islam, sicuramente, che incarna una austerità spesso mal celata. Ma è anche il nero di notti placide e rilassanti almeno all’apparenza e il nero delle notti infinite nel deserto. Il nero che contrasta con i tripudi variopinti delle moschee, con i mosaici di specchi, con le illuminazioni calde dei ponti di Esfahan e con lo scintillio degli ori e della ricchezza materiale.