Itinerario” Ville e orgoglio LGBT a Milano”
Palestro, Porta Venezia e Buenos Aires
Tempo richiesto: 1 pomeriggio + 1 sera
Cosa vedere
L’area che ruota attorno ai Giardini di Porta Venezia (detti anche Giardini Pubblici Indro Montanelli) è sicuramente uno delle zone più vitali di tutta Milano e, aldilà della celebre via dello shopping low-fi, Corso Buenos Aires, anche relativamente poco conosciuta. Peccato perchè offre una varietà davvero interessante di tendenze, bellezze architettoniche, divertimenti e golosità enogastronomiche.
La zona di Palestro è il canto del cigno della borghesia milanese e dello stile liberty. Colossali ville e ardite architetture sono gli ingredienti principali di una splendida camminata (una delle più belle che potete fare in tutta Milano) nell’intreccio di vie comprese tra Corso Venezia e Corso Monforte. La più bella di tutte le ville però è quella meno appariscente: Villa Necchi Campiglio è l’imperdibile dimora storica della famiglia milanese costruita da Piero Portaluppi agli inizi degli anni 30, oggi sede del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano). Un capolavoro unico tra modernità, razionalismo e art deco e il giardino con la seconda piscina mai costruita a Milano (dopo quella municipale). Nei pressi potete dare uno sguardo al giardino di Villa Invernizzi, per provare a scovare i fenicotteri rosa che si trovano al suo interno.
I giardini di Porta Venezia sono, a modesto parere di chi scrive, il più bel parco di Milano per eleganza e quietezza. All’interno e intorno sono presenti anche ottimi musei, spesso sedi anche di eventi e mostre tra le più affascinanti di milano: Museo Civico di Storia Naturale, il PAC (Padiglione di Arte Contemporanea) e la GAM (Galleria di Arte Moderna).
Poi, oltre i bastioni di Porta Venezia, cambia tutto. Milano diventa effervescente, variopinta, dinamica. L’insieme di blocchi compresi tra Repubblica/Victor Pisani e Porta Venezia/Buenos Aires (soprattutto le vie Lecco, Tadino, Settala, Castaldi, Palazzi, Tunisia, Casati, San Gregorio) sono il punto di riferimento per i movimenti LGBT e anche per una movida milanese alternativa a quelle più “turistiche” e gentrificate. Divertimento assicurato tra cocktail bar, locali, ristoranti, kebab, aperitivi e chi più ne ha più ne metta. La zona è anche conosciuta per essere la patria della comunità africana di Milano, quindi troverete numerosi locali e ristoranti eritrei, etiopi e da tutto il corno d’Africa.
Bere e Mangiare
Per quanto riguarda il cibo… tenetevi pronti! Pavè, uno dei più casi più eclatanti della rivoluzione gastronomica milanese degli ultimi 10 anni, è la pasticceria più desiderata di Milano e offre colazioni, brunch e break.
Un must assoluto da non perdere (se riuscirete ad entrare!). Altro posto iconico è Poporoya, il primo sushi bar di Milano, aperto 40 anni fa da Minoru Hirazawa (meglio conosciuto come Shiro): una vera esperienza milanese non solo per il Chirashi stratosferico ma anche per quella folkloristica atmosfera italo-giapponese che è uno dei suoi marchi di fabbrica. Se invece volete orientarvi sui cugini dell’estremo oriente, Impressione Chongqing è un ottimo e autenticissimo ristorante cinese che offre pietanze del Sichuan e Yunnan. Mentre se desiderate una pizza, avete l’imbarazzo della scelta tra due mentalità opposte di ristorazione: la tradizione napoletana di Maruzzella, presente dal 1978 con il suo locale in Piazza Oberdan (non perdetevi la pizza Norma) e la sperimentazione di avanguardia di Marghe che offre impasti particolari e ingredienti sorprendenti.
Per ultimo tre chicche alcooliche completamente diverse le une dalle altre: il Nottingham Forest è il celebre cocktail bar, null’altro da aggiungere se non che è stato eletto più volte nella lista dei migliori 50 pub del mondo. Il Bar Basso è invece lo storico bar milanese dove sono stati inventati i cocktail Negroni Sbagliato e Rossini. Se invece cercate qualcosa di meno charmant, potete dirigervi al Bar Picchio, popolare e folkloristico locale, ritrovo di vecchi e giovani beoni, per assaporare la genuinità di una Milano che sta scomparendo.
Travel Slow Score
Genuinità | ✪✪✪✪✪ |
Storia | ✪✪✪✪✪ |
Sapore | ✪✪✪✪✪ |
Fattore I(nstagram) | ✪✪✪✪✪ |
Fattore S(orpresa) | ✪✪✪✪✪ |
Come ci si arriva
La metro rossa tra le fermate di Palestro e Lima segue esattamente il percorso che vi abbiamo mostrato.
Vieni qui se:
Vuoi vedere una Milano autentica e festaiola e sperimentare la sua varietà enogastronomica.