La scelta di questo volume non è stata premeditata ma, come da consuetudine, è stato il libraio ad indicarmi il libro di Paolo Ganz non appena gli ho chiesto qualcosa di “greco” nel senso più profondo della parola.
L’autore: Paolo Ganz
L’autore Paolo Ganz è veneziano di nascita e di conseguenza uomo di mare, un personaggio a tutto tondo: scrittore, viaggiatore, musicista, ma ha fatto anche il fattorino, il commesso, l’impiegato in una vetreria, il custode di un museo nella vita.
Doveroso sottolineare che il primo e più completo metodo per armonica Blues italiano è frutto della sua creatività.
Il libro: La Grecia di isola in isola. Orizzonti di mare sulle tracce di Ulisse
Una bandiera che riporta l’azzurro del mare e il bianco delle case, un alfabeto che non conosce i caratteri corsivi e la melodia di un bouzouki.
“Nella luce impareggiabile di luoghi come questo, ritrovo il mito assoluto dell’antica Grecia, quel senso di struggente malinconia che mi afferra quando guardo il mare dalle coste a picco, gli uccelli pelagici che si avventurano in eterno volo dove l’uomo non può; dove l’orizzonte si confonde inesorabilmente con il cielo. Laggiù qualcosa sembra apparire e dare ragione al nostro esistere, lo stesso punto incerto e misterioso dove ogni nostra certezza non ha più alcun sostegno né corso”
Dopo questo meraviglioso estratto non ci rimane che salire a bordo di un aereo con Paolo Ganz, sorvolare l’Adriatico, giocare a indovinare i nomi delle isole Dalmate e atterrare finalmente a Rodi che la guida rossa del Touring datata 1929 definiva “bella al pari di altre città italiane”.
Qui si può iniziare a vagare con lentezza, a bordo di sgangherati autobus o di sfasciate auto a noleggio per scoprire quella meravigliosa isola che un tempo fu Turca e poi Italiana.
Scoprire poi la Megisti di “Mediterraneo” di Salvatores sovrastata dal minareto che ci fa capire che a meno di due miglia marittime il nostro sguardo si posa in terra Turca; esplorare la veneziana Creta, la sua storia di antiche fortezze e hippie che negli anni 60 scendevano dall’Europa del nord su queste spiaggie.
E di seguito, la Corfù di Kostantinos Theotokes e le isole Sporadi di Rupert Brooke.
Un viaggio che procede lento, attorniato da ospitalità e dialetti incomprensibili e che ci aiuta a capire che il baricentro dell’Europa si trova molto più a sud di quanto abbiamo sempre pensato.
“All’alba l’Egeo viene a bussare, e la distesa lucente dietro alle tende della camera si prepara come un attore al centro della scena. L’incontro benefico con il sole greco già accecante e l’odore di salsedine della riva vicina mi fanno capire che è qui che vorrei stare, forse proprio qui in questa camera che potrei trasformare in un piccolo eremo”
La lettura di questo libro di Paolo Ganz scorre velocissima: le descrizioni suggestive e deliziose ci fanno scivolare in una malinconia impregnata di sapori e persone, di storia e mitologia, di culture che si incontrano e lasciano traccia del loro passaggio. Questo libro è “Grecia distillata”.
E allora, non state già pensando ad un viaggio in qualche isola mediterranea dopo queste suggestioni?
Cercate di andare in bassa stagione, quando i turisti sono pochi e (dopo aver aggiustato la doccia del bagno che sicuramente perderà acqua) cercate un chioschetto lungo la strada e sedetevi fuori, ordinate souvlaki e un bicchiere di retsina mentre fate scorrere tra le dita un Komboloi. Ascoltate il soffio del Meltemi che probabilmente porterà con se l’incenso di qualche chiesetta stipata di icone e lasciatevi andare alla dolce malinconia di queste isole.
Efharistò Paolo!
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3 commenti
Grazie!
Ciao Paolo, grazie a te per essere passato a trovarci! E complimenti per il libro 🙂
Un piacere!