Che in Giappone ogni cosa sia per noi occidentali una sorpresa, non è un mistero!
Dopo aver visto Tokyo, Kyoto, Nara e Osaka tornerei molto volentieri in Giappone, ma questa volta visiterei tutta una serie di curiosità che per la mancanza di tempo durante il primo viaggio ho dovuto saltare e piè pari. Non mi addentro nel tema love hotel, cat bar e simili perché credo siano ormai molto conosciuti. Vi segnalo invece qualche chicca meno conosciuta:
Il bagno più grande del mondo a Itabu, Okayama (Okayama)
Voi andreste in capo al mondo per vedere un bagno? Si, intendo proprio una toilette, avete capito bene. Io lo farei, ma solo per questo bagno che si trova in una stazione nei pressi Itabu.
Ota Jinja (Hokkaido)
Forse il tempio più pericoloso da raggiungere di tutto il Giappone, ma vi immaginate il successo delle foto su Instagram?
Distilleria Yamazaki (Osaka)
In questa distilleria viene prodotto uno dei migliori Wisky al mondo. Durante il primo viaggio ci siamo passati davanti con il nostro treno per Osaka, scoprendo solo dopo cosa ci stavamo perdendo. Se facessi un secondo viaggio, una tappa qui sarebbe d’obbligo per fare una delle quotidiane visite guidate agli impianti di produzione e nel loro archivio… alcolico!
Bed & Books e Jimbocho (Tokyo)
A Tokyo tornerei principalmente per dormire nel nuovissimo ostello per topi di biblioteca, Book and Bed, che con mio sommo disappunto ha aperto solo qualche mese dopo il mio viaggio.
Per completare il mio pellegrinaggio mono-maniacale vorrei anche visitare un un quartiere che non posso perdonarmi di non aver visto l’estate scorsa: Jimbocho. Questo quartiere è il paradiso dei book nerd, e l’inferno dei loro compagni di viaggio. Viene definito il quartiere dei libri e ad ogni metro di strada sono allineati librai e negozi di libri usati, anche in inglese. Già mi emoziono…
Yakushima Island
Anche quest’isola subtropicale – e patrimonio UNESCO – l’ho scoperta nelle mie ricerche destinate ad organizzare il viaggio fatto ad agosto dell’anno scorso. Purtroppo il tempo tiranno mi ha costretto a lasciarla fuori dal mio itinerario, ma sarebbe probabilmente il mio punto di partenza se dovessi tornare in Giappone. Non vi lascia senza parole? In questi scatti poi, è davvero magica.
Kumano Kodo Trail e Yunomine Hotspring (Wakayama)
Il Kumano Kodo è forse il più importante dei percorsi che i Giapponesi intraprendono per motivi religiosi. Potrebbe essere paragonato al Cammino di Santiago, per fare un paragone con l’occidente. Il percorso però, è di una bellezza tale da togliere il fiato dato che si trova fra montagne e boschi fittissimi, cascate e templi sfarzosi in mezzo alla natura. Da non perdere assolutamente in una seconda visita.
Anche nel caso vogliate dormire in un Tempio questo è un ottimo posto, ma io opterei per pernottare a Yunomine, cittadina di montagna che ospita quello che viene considerato l’onsen più antico del Giappone. E sorpresa… è ancora in funzione e potete averlo tutto per voi!
Tore Tore Village (Wakayama)
Non molto lontano dal Kumano Kodo trail sorge questa località di mare, caratterizzata da queste costruzioni alquanto strane. Si tratta di un villaggio turistico, anche se a me sembra più il set di un film di fantascienza. Io vedo già la principessa Leila uscire da una di quelle pagode.
Kurashiki – la venezia del Giappone (Okayama)
Sono sempre curiosa di allontanarmi dai grandi centri abitati e vedere luoghi che magari non sono molto comodi da raggiungere, ma che mi permettono di vedere lungo il percorso per raggiungerli una varietà di paesaggi. Parte del fascino che esercita questa città, fiorita durante il periodo Edo, è proprio il suo trovarsi al di fuori dei percorsi usualmente citati. Sarà veramente bella come Venezia?
Site of reversible destiny Yoro Park (Gifu)
Dopo il santuario ai limiti della realtà, potrei mai farmi mancare questo parco concepito dalla pazza mente di Dio sa solo chi? Ma io dico, ma perché?!?! Cosa gli è saltato in mente? Pare che in Giappone, e nel mondo, siano diverse le strutture di diverso genere basate sul concetto di reversible destiny. Si tratta di una teoria che si basa sull’assunto che mettendo il nostro corpo e la nostra mente in difficoltà queste ci aiutino poi a vivere più a lungo grazie ad un allenamento maggiore. Il motto: mai prendere la stabilità per scontata!
Naoshima Art Island (Kagawa)
Quest’isola ospita, oltre a innumerevoli musei e installazioni site specific dei più famosi artisti contemporanei, il museo dedicato a Tadao Ando che è uno dei miei architetti feticcio. Tappa obbligata!