Sono pochi i foodie a non conoscere Riccardo e Stefano di Gnam Box, che con le loro foto su Instagram, e ora anche con la nuovissima guida cartacea “WOW Milano“, ci fanno scoprire la città meneghina, e tante ricette belle da vedere e buone da mangiare!
Era probabilmente il 2012 quando mi imbattei per la prima volta in Riccardo e Stefano aka GNAM BOX, che trovate a questo link: www.gnambox.com.
Ricordo ancora la grafica del blog: se non erro era verde e lo sfondo assomigliava a una tovaglia a quadretti, di quelle perfette da portare al parco per un pic-nic.
Cominciai a seguirli grazie a un loro reportage di una vacanza a Londra, dove sarei andata di lì a poco e che ho amato alla follia anche grazie ai loro consigli di prima mano.
Sfogliano il blog scoprii anche le loro interviste in cucina, che sono un’ottimo esempio di storytelling: se il cibo parla di noi e per gli italiani lo stare a tavola è un momento conviviale, perché non lasciarsi trasportare dai profumi di una ricetta per conoscere in maniera più intima creativi, musicisti, designer (e chi più ne ha più ne metta)? Un’idea geniale per svecchiare il solito format “ricetta” e parlare del cibo come ponte per l’altro da se.
Stefano e Riccardo hanno fatto una magia: l’attenzione per il cibo prima che tutti lo chiamassero food, la curiosità di scoprire sempre luoghi sfiziosi e angoli nascosti di Milano e altre città, la capacità di sviluppare uno racconto originale o eventi ad hoc per valorizzare i brand e infine un’attenzione naturale per l’immagine gli hanno permesso di farsi notare dai lettori e dalle aziende. Passo dopo passo, sono riusciti a passare dall’anonimato a essere meritatamente fra i principali influencer food e lifestyle. Tutto questo sempre con una parola gentile, tanta umiltà e un sorriso sulle labbra che – una volta che li ho conosciuti personalmente – ho scoperto essere genuino e contagioso.
WOW Milano, la guida per “happy traveller” di Gnam Box
Non si fermano proprio mai, e hanno realizzato una guida turistica bilingue (italiano e inglese) squisitamente analogica tutta da sfogliare e ripercorrere passo-passo per scoprire il loro luoghi e locali preferiti di Milano, città adottiva in cui vivono e lavorano: si chiama WOW MILANO e potete scoprire qualcosa di più sulla guida e su dove acquistarla online a questo link.
Insomma, si è capito che sono molto felice di poterli intervistare?!
1) Raccontatemi di voi, chi sono le persone dietro a questo bel progetto?
Noi siamo Stefano Paleari e Riccardo Casiraghi. Siamo entrambi designer (graphic e interior) e stiamo insieme da quasi sette anni. Ci siamo conosciuti su Facebook e da quel momento non ci siamo più lasciati. Viviamo a Milano in zona Porta Romana e abbiamo creato GNAM BOX dalla voglia di fare qualche cosa insieme condividendo le nostre passioni.
2) Di cosa vi occupavate prima che Gnam Box divenisse la vostra attività principale?
Stefano: Io ero art director per un brand di make-up italiano.
Riccardo: io invece lavoravo in uno studio di set design.
3) Qual è stato il momento in cui avete deciso di lanciarvi in un’impresa ricca di interrogativi quanto interessante e originale?
Nel settembre 2012 abbiamo lanciato gnambox.com e dopo poco abbiamo capito che attorno al progetto si era da subito creata molta curiosità. Le persone iniziavano a scriverci, alcuni brand e magazzini stavano iniziando ad interessarsi alla nostra realtà. Abbiamo avuto la fortuna di lanciare il sito in un momento in cui il food stava iniziando ad interessare molte persone. Ci siamo lasciati travolgere da questa energia e abbiamo deciso di buttarci senza pensarci troppo. Avevamo un’autonomia di circa sei mesi per sopravvivere…
4) Qual è stato per voi l’ostacolo maggiore da superare per riuscire a far funzionare il progetto?
Diciamo che più che ostacoli, abbiamo capito sin da subito che dovevamo pensare a GNAM BOX come un vero e proprio lavoro.
Sin da subito ci siamo posti in maniera molto professionale e questo ha dato i suoi frutti. C’è da dire che all’inizio la cosa che abbiamo dovuto far capire meglio alle persone è che il nostro lavoro aveva un valore. Spesso con i progetti online si fa fatica a far capire quanto lavoro ci sia dietro anche ad una semplice ricetta.
5) C’è un fil rouge, un concetto, molto chiaro che sta alla base del vostro progetto? Me lo potete raccontare?
Il nostro fil rouge è quello di essere sempre coerenti, spontanei e di raccontare tutto quello che ci piace attraverso il cibo.
6) Qual è la vostra carta vincente?
La nostra carta vincente è stata quella di lanciare un progetto senza ragionarlo troppo e senza lasciarci condizionare da quello che ci circondava. Abbiamo creato GNAM BOX non pensando fosse solo un food blog ma un qualcosa in più.
7) Tutti hanno un sogno nel cassetto ma spesso la la loro complessità ci fa credere sia impossibile realizzarli. Quale consiglio pratico dareste a chi – come me – desidera seguire i vostri passi realizzare un progetto personale sfidante?
La costanza è la chiave di tutto secondo noi. Se hai un sogno devi focalizzarti su quello che vuoi raggiungere, non lasciarti distrarre troppo e cercare di pensare sempre al tuo progetto come se fosse un brand.
8) Avete realizzato qualcosa di unico. Ora qual è il vostro prossimo traguardo?
Il nostro prossimo traguardo è quello di continuare a dare ai nostri lettori sempre più contenuti anche dal punto di vista Travel.
9) 3 luoghi/viaggi nella vostra Wishlist 🙂
Nel 2017 ci piacerebbe tantissimo andare in Giappone, in California e in Islanda.
10) Quali sono i progetti / le realtà imprenditoriali / i creativi che ti hanno ispirato o dato la fiducia che vi ha permesso di lanciarvi in questo progetto?
I ragazzi di @coupofcouple ci ispirano sempre. Un magazine che abbiamo “guardato” sin dall’inizio di GNAM BOX è www.bonappetit.com e poi… Jamie Oliver è sempre un super esempio da seguire, ci piace molto la sue evoluzione da personaggio a brand.
[Per aver accelerato l’avvento di questa intervista a Gnam Box che meditavo da un po ringrazio Paola di Soup Opera, che ho intervistato qui.]
2 commenti
Adoro Gnambox e le loro ricette! Bella intervista!
Ciao Kat! Anche io li adoro e grazie infinite per il complimento. Mi scalda il cuore 🙂