Il Caribe Colombiano
Santa Marta: la sostanza di cui è fatta la vita
Quando guardi un tramonto sul mare a Santa Marta, ti viene sempre da chiederti perché mai dovresti andartene da lì.
Dal candido bianco della piazza con i suoi balconi di madera scura alle palazzine coloniali variopinte da cartolina Instagram che si infrangono sulla spiaggia libera e assolata, dai grattacieli trasparenti stile florida alla periferia discreta e silenziosa la città ne ha per tutti i gusti.
Evitando accuratamente l’enclave del turismo gringos, due vicoli del centro zeppi di ristoranti fusion, discoteche tamarre e brew pub stilosi dove tutto costa circa il quadruplo, una visita a Santa Marta si riempie di piccoli dettagli: un jugo di maracuyá e uno di borojo per cena, una arepas con guacamole, una aguila light sorseggiata in spiaggia mentre ragazzini locali giocano a calcio.
Più o meno la stessa sostanza di cui è fatta la vita.
Parque de Tayrona
PRO
- é una delle foreste pluviali più scenografiche e affascinanti che ci sia capitato di vedere nella nostra vita
- il Mar dei Caraibi come si vede nei film
- rappresenta il coraggio di aver aperto un parco per salvare una delle aree con la biodiversità più grande del mondo, dopo che le compagnie bananere, le miniere e la cementificazione selvaggia ne avevano distrutto irreparabilmente l’80%
- la natura all’ennesima potenza all’ingresso Calabazo, la via secondaria quasi nulla frequentata dal turismo.
CONTRO
- Cabo San Juan a Gennaio sembra un’agenzia di dating per bianche pollastre e aitanti stalloni.
- i mujaheddin-bagnini assillanti che non ti fanno fare e toccare nulla alla faccia della libertà assoluta del mare.
- dormire su un’amaca al costo di 15 euro quando in Colombia con 9 euro hai una doppia con bagno privato
- la plastica che sbuca sempre fuori come un cancro inestinguibile.
- folla, folla, folla infinita tra l’entrata El Zaino e Cabo San Juan.
BILANCIO
Positivo con Outlook negativo. Se questo è l’unico modo per preservare il patrimonio naturale… Está bien. Ocio peró.