ᖇᗩᗯᗩᑎᗪᑌ乙 nel Kurdistan Iraqeno
A partire da Soran cominciano le montagne che portano al confine con il kurdistan iraniano. Con un piccolo autostop saliamo fino a Rawanduz, appoggiata sulla spettacolare gola del fiume omonimo. Stremati dal caldo risaliamo il villaggio finché una signora ci vede dal terrazzo e ci invita a salire a casa sua. Il kurdistan iraqeno è così: non puoi farti vedere troppo in giro altrimenti il rapimento è immediato. E ciò significa torture a suon di the, frutta, verdura, dolci e biscotti a non finire. Le signore che ci accolgono sono due sartine con le rispettive figliuole. Hanno una casa meravigliosa con una vista mozzafiato sul canyon. Non parlano in inglese e riusciamo a comunicare attraverso il nostro prontuario digitale di kurdo sormani e il solito linguaggio emozionale che oramai ci riesce abbastanza bene. Bashi kurdistan! Supas! Metà della loro famiglia ora lavora in europa tra germania e olanda, chi rimane qua conduce comunque una vita molto piu che dignitosa ovviamente legata alle tradizioni e ai costumi locali.
Vorrebbero che rimanessimo a dormire ma, a malincuore, non possiamo accettare perché dobbiamo tornare ad Erbil. Alle è costretta a pagare il suo riscatto per la detenzione: non può uscire di casa senza aver prima accettato un vestito come regalo dalle sartine.
A volte la permanenza in iraq può essere davvero rischiosa.