[Days #36 e #37] Mekong Mon Amour, Ben Tre
Che meraviglia Ben Tre! Attraversando il ponte di questa cittadina di provincia ci si perde in una giungla bassa e fissa di palme, altri alberi da frutto e canali fangosi e fertili: è il delta del Mekong come ce lo immaginavamo nei nostri sogni! Qui tra le rade case la vita scorre tranquilla. La nostra homestay è un paradiso di relax e natura: amache, biciclette e una capanna di legno per dormire. Dopo tante tribolazioni finalmente una vera giornata di riposo! Abbiamo anche acquistato a poco prezzo la libertà: con 5 euro al giorno ci siamo adattati all’andazzo locale 😋 affittando uno scooter!
Lungo i canali del Mekong compaiono lapidi colore pastello che contrastano con la vegetazione. In tutta la zona del Mekong abbiamo avuto modo di vedere tombe in mezzo alle colture o poco lontane dalle case; i cimiteri esistono, ma probabilmente molti – avendone la possibiltà – preferiscono riposare in eterno nei luoghi a loro più cari, più vicini ai loro familiari.
Ancora più presenti delle tombe campestri sono i “Ca Phe Võng” Cafè Amaca): il nome è auto-esplicativo! Ai bordi delle strade se ne vedono centinaia di questi locali coperti solo da una tettoia spesso affacciati su risaie o stagni coperti da fiori di loto. Impossibile non notare le decine di amache spesso vuote, e difficile non lasciarsi tentare nelle ore più calde da queste oasi ombreggiate!
Possiamo ormai dire che il cappello a forma conica di paglia che viene associato al Vietnam non è un orpello folcloristico: molte donne sia in città che in campagna li indossano, talvolta anche al posto del casco per guidare lo scooter 😂. Molti uomini – in compenso – al posto del casco hanno dei simpatici elmetti militari: borntobike, Ci verrebbe da dire! In generale comunque il casco viene sempre utilizzato dai vietnamiti.
PRO TIP
Qui trovate – con un click – tutte le info su come andare a Ben Tre da Saigon/Ho Chi Minh, dove dormire e come prenotare lo scooter a Ben Tre.
Il viaggio in scooter lungo il delta del Mekong è una vera emozione. Ponti faraonici scavalcano bracci del fiume che potrebbero ciascuno contenere più volte il nostro Po. La natura intorno è lussureggiante: palme, risaie, fiori di loto e frutteti di ogni genere si contendono il panorama con le navi lente nei canali che trasportano ogni cosa. Neanche il solito trambusto di motorini e camion in strada riesce a spezzare completamente il senso di quiete che domina queste zone.
Tra Vinh è uno dei centri Khmer del Vietnam (Khmer meridionali chiamati Khmer krom). Sembra una città sovietica: ampie rotatorie, viali estesi e monumenti giganti. In mezzo alla radura però si nascondono i templi e le pagode Khmer di stampo buddista theravada, un’ostentazione variopinta dai mille ricami che catturano subito l’occhio! Ma ciò che ci ha colpito di più all’Hang Pagoda e al tempio Ang è l’operosità che contraddistingue questi monaci: che si tratti di curare con metodi tradizionali i fedeli (Hang Pagoda) o di restaurare le architetture, pare che davvero non stiano mai fermi!
Oltre al buddismo, il Vietnam ha una sorprendente varietà di religioni e culti, a maggior ragione se pensiamo al fatto che è una Repubblica socialista. Ma anche di questo vi parleremo nelle prossime puntate!
1 commento
Ragazzi, una domanda, ma tra le città di Ben Tre, Tra Vinh, Can Tho e Cahu Doc le avete raggiunte in motorio o in altro modo e poi in loco avete preso bici e/o moto per girare? Grazie per le idee e i suggerimenti…