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Abbiamo avuto la fortuna di conoscere Kelly a Milano dove l’abbiamo ospitata nella nostra casetta grazie a Couchsurfing. Milano era la prima delle sue tappe nel viaggio che l’avrebbe portata prima a scoprire alcune delle più belle mete turistiche in Italia e poi in Grecia, paese di cui la sua famiglia è originaria. Di lei prima di conoscerla sapevo che era del New Jersey e una ballerina ma non potevamo immaginare che bomba d’energia e stimoli fosse questa ragazza prima di conoscerla di persona e di seguire i suoi passi poi su Instagram. Poco dopo il suo ritorno negli USA Kelly si è trasferita a New York City dove da allora cerca di realizzare il suo sogno, vivendo della sua passione: la danza. Affascinata da questo entusiasmo e dalla sua pro-attività, e conoscendo i suoi ottimi gusti in fatto di cibo, le ho chiesto di portarmi e portarci virtualmente a spasso nella sua New York. Seguiamola!
Kelly, qual è il tuo quartiere preferito di New York?
Il mio quartiere preferito è decisamente Astoria! Si trova nel Queens, uno dei borough più eterogenei degli Stati Uniti, e mi è particolarmente caro perché fra le diverse comunità di migranti che vi si sono installate ospita, proprio ad Astoria, la comunità greco-americana. Il mio sangue greco mi ha chiamata, e mi sono trasferita proprio qui ad Aprile.
Cos’è che ti fa sentire che stai davvero diventando una newyorkese?
- Prendere la metropolitana: ero così entusiasta di comprare la mia prima MetroCard illimitata da 30 giorni quando mi ero appena trasferita a New York! Prima di allora ero abituata a fare la pendolare dal New Jersey ogni volta che dovevo raggiungere la città e dovevo pagare ben 3 dollari per una singola corsa sulla metro.
- Qui ho imparato ad accettare il fatto che ogni volta che decido di fare la spesa a Trader Joe’s o a Whole Foods dovrò fare una fila di almeno 20 minuti prima di riuscire a pagare.
- Il newyorkese si affretta: il che comprende il fatto di camminare veloce, oltre all’attraversare la strada inermi rischiando di essere stirati dalla prima macchina di passaggio!
Qual è il tuo posto preferito per fare colazione?
- Sono un’amante del caffè e quindi la mia routine giornaliera usualmente inizia con questa bevanda, ancora meglio se non devo correre da qualche parte con un tumbler in mano e posso godermela seduta da qualche parte. Il posto che preferisco in assoluto è Intelligentsia coffee shop. Si trova all’interno dell’High Line Hotel ( che prende il nome dal percorso pedonale che attraversa in quota New York su quelli che erano binari di una sopraelevata e ora sono un parco in quota) ed ha un bellissimo e spazioso cortile sul retro, oltre a dei baristi di serie A: nessuno prepara il mio latte come loro!
- Amo anche i doughnuts e i miei posti preferiti dove procurarmeli sono Doughnut Plant e Dunwell Doughnuts che è completamente vegano!
- Io sono vegetariana e il Peacefood Café è un ristorante all-vegan che offre un’ampia gamma di piatti compresi smoothies, succhi freschi e dessert a dir poco divini!
Invece, per pranzo e cena dove ti piace andare?
Astoria è pieno di buon cibo, incluso ottimo cibo Greco, ma non sono ancora riuscita a provare tutti gli hot spots del quartiere sebbene sia una foodie senza possibilità di redenzione (e questo rende la scoperta ancora più complicata, visto che sono ben felice di allontanarmi dal quartiere per raggiungere Manhattan o Brooklyn per assaggiare i piatti di un nuovo locale). Ad ogni modo:
- Il mio ristorante preferito in zona è Shuya Ramen (sulla Broadway ad Astoria). Amo le zuppe, anche d’estate!
- A New York c’è una catena di ristoranti di sushi 100% vegetariani. Io vado spesso al Beyond Sushi di Manhattan sia per un pranzetto veloce che quando voglio coccolarmi con una ricca cena.
- Da quando sono stata in Italia e ho scoperto la pizza napoletana ne sono pazza! Qui a New York vado da Don Antonio ( a Manhattan, vicino al noto ristorante Hell’s Kitchen). Per i puristi a New York City c’è anche la sede americana della pizzeria Starita, aperta dallo stesso proprietario della sede napoletana della pizzeria.
Che mi dici dei posti dove bere qualcosa di buono?
- Il Cocoa bar è tutto ciò che una donna – e qualsiasi persona – potrebbe desiderare. I protagonisti qui sono caffè, cioccolato e vino! La loro cioccolata calda, in particolare, è la mia preferita in città: fanno sciogliere della cioccolata artigianale molto lentamente nel latte e nel vapore, lasciando la scelta di tutti gli ingredienti al cliente.
- Barcade è un gioco di parole tra “bar” and “arcade” e questo posto è esattamente questo! Qui si può andare per un drink (mi piacciono le loro birre e il sidro) ma anche per fare una partita!
- The Top of the Standard è un lounge situato nell’attico dello Standard Hotel; da qui si gode una vista incredibile della città ed è un posto che vale la pena di visitare sia di giorno che di notte, per ammirare le luci della città con un buon drink in mano.
Passiamo alla scena culturale della città. Mi puoi consigliare le tue venue preferite quando si tratta di teatro, danza e arte? Hai qualche chicca di New York che solo i locals conoscono?
- Potrebbe non essere proprio sconosciuto, ma io adoro il Joyce Theater. Qui mi sento sempre a mio agio perché qui la danza è di casa! Ospita gli spettacoli delle principali compagnie di danza statunitensi e straniere ed è un teatro accogliente e stimolante.
- Il Caprice è il nightclub greco per antonomasia ad Astoria. Qui non troverete mai nessuno che non si stia muovendo a passo di danza; i greci hanno la musica nel sangue! La cosa migliore – per me – è che si trova proprio a 5 minuti da casa mia e di fronte alla stazione della metropolitana che uso più spesso! a
- Ho scoperto lo Sculpture Center in Long Island City (LIC) per caso passeggiando nelle vicinanze di Astoria e ne sono rimasta piacevolmente colpita. Ospita una varietà di opere scultoree contemporanee che vengono sostituite da nuove opere continuamente, ma è anche la location a essere molto interessante: il museo si trova all’interno di quella che era uno spazio dedicato alla riparazione dei tram.
Qual è il tuo negozio di libri preferito a New York?
Non ho dubbi: è Strand. Questo bookstore è noto per essere un’affidabile fonte di libri nuovi, usati e rari. In poche parole, ha tutto! Mi ricordo la prima volta che sono entrata da Strand e il mio sguardo è caduto su una borsa di stoffa con la scritta “A well-read woman is a dangerous creature.” Boom. Ho immediatamente capito che avevo trovato un posto fantastico.
Se ti va, puoi condividere con il tuo posto segreto, quello che – a New York – ti risveglia più emozioni?
Amo il Queensboro Bridge; da poco ho una bicicletta e adoro pedalare sia per tenermi allenata che per muovermi da un punto A a un punto B in città quando non ho voglia di prendere la metropolitana. Quando decido di andare in bicicletta attraverso questo ponte che unisce Long Island City nel Queens a Midtown East a Manhattan. Sui lati del ponte ci sono delle vie pedonali che permettono di attraversare anche a piedi la struttura e seguendo gli archi del ponte si vede la Freedom Tower, il Chrysler e l’Empire State Building oltre all’Astoria Park, Roosvelt Island e l’East River.
Di solito chiedo sempre un consiglio che motivi chi legge (e sopratutto me) a fare del suo meglio. Il progetto di vita che hai intrapreso è molto sfidante e sono certa che tu più di altri puoi condividere qualcosa di valore con chi – come te – voglia perseguire una carriera nella danza o un progetto difficile da realizzare. Ti senti di condividerlo?
L’unico consiglio davvero utile che mi sento di condividere è di continuare ad andare avanti, qualsiasi sia la tua vera passione. Anche con la passione, anche con un training formale a livello universitario c’è sempre così tanto da imparare attraverso l’esperienza. Persino l’esperienza di un rifiuto è preziosa per imparare a focalizzarsi e persistere e comprendere come funzioni il mondo della danza, ma anche per fare amici e connessioni preziose nel proprio mondo che riescano a stimolare la propria creatività e motivazione. E ancora più importante, è necessario rimanere fedeli a se stessi non permettendo a nessuno di dirci che non possiamo raggiungere il nostro obiettivo (nemmeno a quella vocina nella nostra testa!)
Siamo in evoluzione e stiamo crescendo: per questo possiamo solo andare avanti.