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  • Napoli

Napoli da vedere: guida emotiva alla città

  • Urbo
  • 21 Gennaio 2018
  • 10 minute read
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Napoli, quanto c’è da vedere e da vivere: il folkore, i tesori inestimabili del periodo Aragonese e di quello Borbonico, la volontà del popolo, lo splendore e la decadenza. Napoli è una città irrinunciabile per l’Italia e per il mondo intero. Abbiamo ideato per voi una serie di itinerari del centro e dei rioni storici, le nostre aree emotive per avere una idea completa di una delle più belle città d’Italia.

Strano destino quello di Napoli: una delle città più belle d’ Europa, di importanza culturale e strategica colossale per un millennio e oltre, ridotta ad un “No, non ci sono mai stato” corollato dagli stereotipi vari che tutti conosciamo. E’ giunto il momento di gridare a gran voce che Napoli è una delle città più affascinanti non solo d’Italia ma del mondo intero e che deve essere tappa immancabile di un tour italiano.

I palazzi di Napoli

“Della posizione della città e delle sue meraviglie tanto spesso descritte e decantate, non farò motto. “Vedi Napoli e poi muori!“ dicono qui”.
(J.W. Goethe)

E’ omaggio oramai trito e ritrito questo di Goethe alla città, eppure sembra sempre dimenticato come se Napoli vivesse da un secolo e mezzo un sortilegio che annienta pure lo scrittore tedesco. Sapete cos’altro diceva Goethe sulla città?

“Anche a me qui sembra di essere un altro. Dunque le cose sono due: o ero pazzo prima di giungere qui, oppure lo sono adesso”. 

Lo scriveva nel 1787 eppure potrebbe essere valido nel 2018: Napoli vive da sempre in una dimensione a se stante ed è forse per questo che fa così paura.

Nonostante i problemi risaputi, veri e non veri, realtà oggettiva e realtà dipinta, le cose sembra stiano piano piano cambiando negli ultimi anni, la ripresa è vicina, forza Napoli.

Napoli: cosa vedere

Questa è la mappa dei nostri itinerari a Napoli:

La città è divisa, come da nostra consuetudine, in aree emotive che non seguono fedelmente i quartieri di Napoli.

Abbiamo escluso il Vesuvio, le isole e le altre zone più periferiche che meritano un discorso a parte. Ci siamo concentrati sui cuori pulsanti della città, terra più che mare, paradossale in una città che fa del mare il suo cavallo di battaglia. Per una volta, vogliamo ribaltare l’immaginario di Napoli: partite dai vicoli bui, dai chiostri maestosi e decadenti, dallo strùscio in via Toledo (ma nell’ accezione di contatto tra piedi e ciottolato). A quel punto il mare sarà come andare “a riveder le stelle”.

La città ha subito profondi cambiamenti soprattutto dopo l’unificazione d’ Italia, nel periodo chiamato risanamento di Napoli  a seguito dell’epidemia di colera del 1884. La giungla di vicoli che contraddistingueva tutto il centro storico fu sventrata – come disse l’allora presidente del consiglio Depretis citando “Il ventre di Napoli” di Matilde Serao – per fare posto a Corso Umberto I (detto Rettifilo dai napoletani) e alle piazze Bovio e Amore. Corso Umberto I segna un confine netto tra i decumani (il centro storico greco-romano, area rossa) e la parte a ridosso del mare (mercato, borgo orefici, area blu). Altra novità data dal risanamento di Napoli fu la fondazione del quartiere Vomero (area marrone) che raccolse i villaggi intorno a Castel Sant’Elmo. Un cambiamento più antico invece fu operato nel periodo spagnolo dei Vicerè che trasformo parte delle mura aragonesi in via Toledo inglobando nel centro i quartieri spagnoli (area verde). A nord invece le mura non sono mai cambiate e dividono il centro storico dal quartiere stella (area viola). Verso est invece la città si stende sul mare: dopo la zona del porto, la punta di Napoli, dove è stata fondata la città dai Cumani nell ‘VIII secolo a.C, è quella più istituzionale (area nera). Oltre comincia il mare, quello vero, e le splendide viste sul golfo (area gialla).

Il consiglio è come sempre di esplorare tutte le zone, osservare il vecchio e il nuovo, il rinnovato e il decadente, la bellezza di Napoli è nei contrasti.

Vedere solo il Vomero e Chiaia o solo i quartieri spagnoli e i decumani non rende la complessità sensazionale di Napoli.

Guardate la città dall’alto al basso e viceversa: Napoli è quattro, cinque, dieci città una sull’altra. Resti greci innestati su edifici rinascimentali o borbonici, porte storiche tenute a spalla da case popolari, teatri romani che fanno da fondamenta a palazzine storiche. Un sottosuolo pregno di storia: non solo le meravigliose napoli sotterranee ma anche le catacombe di Sanità, le cave aragonesi del cimitero delle fontanelle, i resti dell’età del ferro. Le cupole maiolicate e quelle austere, la vista del Vesuvio da Castel Sant’Elmo.

I contrasti di Napoli

Napoli è un teatro a cielo aperto unico al mondo, è come se fosse la navata principale di una grande chiesa barocca dove convivono l’anima più nobiliare e quella più popolana. Una dicotomia esplosiva e precaria che dura da secoli – impossibile da replicare – che ha resistito a guerre civili, rivolte popolari, battaglie di successione e di secessione, epidemie di peste e di colera, bombardamenti ed eruzioni vulcaniche.

I colori nella mappa vi aiuteranno a distinguere i quartieri, e più sotto trovate i link ai post per ognuno di essi.

Centro Storico – Il Cuore di Napoli (San Giuseppe / San Lorenzo / Pendino)

Clicca qui per raggiungere il post dedicato a questa zona di Napoli.


San Ferdinando – La Napoli Reale

Clicca qui per raggiungere il post dedicato a questa zona di Napoli.


Montecalvario e Avvocata – la vitalità e il folklore

Clicca qui per raggiungere il post dedicato a questa zona di Napoli.


Mercato – la volontà del Popolo (Mercato / Vasto / Borgo Orefici / Pendino )

Clicca qui per raggiungere il post dedicato a questa zona di Napoli.


Stella – La fossa dell’infamia de della gloria (Stella / Rione Sanità / Mater Dei )

Clicca qui per raggiungere il post dedicato a questa zona di Napoli.


Vomero – l’alta borghesia domina la città

Clicca qui per raggiungere il post dedicato a questa zona di Napoli.


Posilippo e Mergellina – le terrazze sul mare di Napoli (Posillipo / Mergellina / Marechiaro / Chiaia)

Still to be explored…


[ Abbiamo inoltre ambientato un nostro racconto a Mercato. Se ti va di leggerlo lo trovi qua: Racconto di viaggio: Napoli ]

Napoli: quando andare

Il clima mediterraneo di Napoli ne fa una località visitabile tutto l’anno. D’inverno avrete temperature tutto sommato miti e tempo più instabile quindi è ottimo per visitare la città ma non potrete godere delle bellezze mari e monti. D’estate invece Napoli potrebbe essere afosa quindi è più indicato per visitare le isole, località balneari e il Vesuvio piuttosto che il centro città. Un buon compromesso è, come sempre, la primavera, dove le temperature ottimali permettono sia un tour godibile della parte storica che un primo bagno in mare per i più temerari.

Fontana a Napoli

Il mese di Maggio è quello in cui Napoli esplode in tutta la sua vitalità. Le rassegne “Il Maggio dei Monumenti” e il “Maggio Napoletano” prevedono centinaia di eventi e manifestazioni culturali, aperture straordinarie di musei ed edifici prestigiosi, spettacoli e performance di ogni tipo. Attenzione che Napoli in questo periodo è invasa da locali e turisti.

Altro periodo di grande euforia e vivacità è quello natalizio. Il natale e il capodanno a Napoli sono sentiti in maniera particolare. Qui potrete vedere Via San Gregorio Armeno al suo massimo splendore tra presepi e statuine della grande tradizione napoletana. Una chicca sono invece i presepi di San Nicola alla Carità, tra i più belli e antichi della storia di Napoli. A capodanno invece, si sa, Napoli è la città dei botti e dei fuochi d’artificio che cominciano fin dal primo pomeriggio un pò ovunque. Attenzione alla fascia oraria di chiusura dei negozi il 31 Dicembre: spesso i negozianti sparano botti per festeggiare l’ultima chiusura e i venditori ambulanti di fuochi per consumare l’invenduto. Alle 1:30 del 1 Gennaio potrete godere dei fuochi d’artificio di Castel dell’ovo, che vengono sparati da due diverse postazioni, una lato mare, una lato terra.

Napoli: come arrivare e come muoversi

AEROPORTI L’ aeroporto di Napoli è il Capodichino (NAP). Si raggiunge con l’autobus della alibus (Alibus) al costo di 5 euro o altrimenti tramite un taxi che potrebbe costare tra i 16 e i 20 euro. Tempo: tra 15/20 minuti a 60 minuti a seconda del traffico con autobus.

METRO/BUS/TAXI Prima di tutto Napoli vanta la più bella metropolitana d’europa, fiore all’occhiello sono le fermate di Toledo e Garibaldi, veri e propri capolavori di architettura contemporanea. Ogni fermata comunque è stata realizzata con una particolare attenzione e può contenere una installazione di arte contemporanea così come un omaggio ad un personaggio della tradizione napoletana. Fateci sapere quale vi piace di più! La metropolitana è composta dalla linea 1 (Garibaldi-Piscinola, l’arteria principale dei trasporti pubblici della città), la linea 2 (Pozzuoli-Barra, la vecchia metro di Napoli che connette Fuorigrotta con il centro), la linea 6 (Fuorigrotta-Mergellina, la metro leggera). Altre reti ferroviarie urbane connettono poi Napoli con il circondario: la cirumvesuviana (per andare a Pompei, Vesuvio, Sorrento), la circumflegrea (per andare ai campi flegrei e Monte di Procida) e la cumana (per andare a Pozzuoli). Se non volete impazzire dietro ai mezzi pubblici (personalmente non abbiamo avuto problemi ma i napoletani giurano che a volte i ritardi sono insostenibili) potete prendere i taxi i cui prezzi sono abbordabili. Ricordate solo che Napoli va vissuta con calma e con il ritmo giusto: approcciare una città significa anche avere la pazienza di entrare nei suoi meccanismi. 

La mappa della metro di Napoli

ALTRI MEZZI PUBBLICI (FUNICOLARI, ASCENSORI) La conformazione particolare di Napoli, ricca di saliscendi, richiede l’impiego di altri mezzi più particolari per affrontare le pendenze: a Napoli esistono 4 linee di funicolare, la monorotaia utilizzata per collegare il cuore della città con i quartieri del Vomero, Chiaia e Posillipo. La Funicolare Centrale (Piazzetta Augusteo – Piazza Fuga, via toledo e vomero), la Funicolare di Chiaia (Parco Margherita – Via Cimarosa, chiaia, riviera di chiaia e vomero), la Funicolare di Montesanto (Montesanto – Via Morghen, vomero e pignasecca) e la Funicolare di Mergellina (Mergellina – Via Manzoni, mergellina e posillipo). Un altro mezzo particolare per affrontare le salite sono gli ascensori e anche in questo caso sono 4: Ascensore Chiaia che collega via Chiaia con piazza S. Maria degli Angeli, Ascensore Acton che collega via Acton con piazza Plebiscito, Ascensore Sanità che collega il ponte della Sanità con il quartiere Sanità, Ascensore Ventaglieri che collega la parte bassa del parco Ventaglieri con la parte alta di via Avellino. 

TRAGHETTI Napoli è ovviamente il punto di partenza per tutte le escursioni via mare, ci sono traghetti che arrivano perfino in Sicilia e Isole Eolie. Dal Molo Beverello partono i mezzi di linea che arrivano a Ischia, Procida, Capri, Ponza e Ventotene e anche Salerno, Amalfi e Cilento. Per informazioni sui traghetti ad esempio su CAREMAR e su ALILAURO. Se volete un bel giro in aliscafo che tocca tutte le principali mete turistiche, verificate su Metrò del Mare. 

MOTORINO/PIEDI: Come sempre, ma in particolar modo qui, il mezzo che consiglio più di ogni altro sono i piedi: camminare e osservare perché ovunque, anche nei posti più impensabili, può risiedere l’anima di una città. Per le località più distanti, posillipo e marechiaro, potrebbe essere una ottima idea affittare un motorino per girare in libertà e godersi le viste meravigliose sul golfo di Napoli e Vesuvio.

Napoli: cosa mangiare

Pizza, fritti e non solo! In ciascuno dei quartieri abbiamo segnalato sia nella mappa, che con una breve descrizione, le chicche che ci sono state consigliate dagli amici Napoletani e che abbiamo accuratamente provato, e approvato! 😉

Napoli: dove dormire

A Napoli abbiamo avuto modo pernottare prenotando sia attraverso Booking.com che con Airbnb.com. Quando prenotate cercate (magari aiutandovi con Google Street View) di capire se la vostra casa si trova alle pendici o sulla cima dei colli perchè napoli è una città fatta di saliscendi, e potreste trovarvi quotidianamente a inerpicarvi malvolentieri su una delle infinite salite che caratterizzano (e rendono affascinante) la città. Better safe than sorry!

Noi abbiamo pernottato in diverse zone della città, ma ci sentiamo di consigliare a tutti la zona di via dei Tribunali e le sue adiacenze, per la vicinanza a una quantità infinita luoghi di interesse storico-culturale e di pizzerie buonissime (le trovate citate al termine di questo post) in cui rifocillarsi a ogni ora del giorno.

Napoli: quanto costa

Napoli è una città curiosa da questo punto di vista: a differenza di gran parte del resto d’Italia la segmentazione tra ceti è ancora viva e questo crea delle disparità economiche all’interno della stessa città e a volte all’interno degli stessi quartieri. Napoli è spesso a compartimenti stagni e ciò fa sì che si possano vivere tante vite diverse con costi diversi: la stessa pizza può costare dai 4 euro ai 10 euro a seconda se si è ai decumani o in riviera, gli affitti possono raddoppiare se stiamo parlando di rione sanità o del vomero. Qualche linea guida per un turista?

  1. Il costo per il pernotto non è così economico (più o meno allineato al resto d’Italia) anche tenendo presente che Napoli sta vivendo un momento di rinnovato entusiasmo turistico ed è sostanzialmente uniforme con piccole variazioni a seconda del quartiere. Contate di spendere circa 60 euro per una doppia come minimo.
  2. A Napoli si spende molto poco per mangiare, quindi non fatevi fregare sul cibo. Se volete andare in riviera o in zona mare a mangiare, siate consci che state pagando la location non il cibo. Una ottima mangiata in centro in trattoria può costare tra i 10 e i 12 euro a persona, una buona pizza (compresa di coperto, bere, caffè, etc) tra i 7 e i 9 euro.
  3. Sia i mezzi pubblici che i taxi sono economici. Il biglietto urbano costa 1,10 euro, il suburbano 1,30 euro.

Napoli: quanto tempo

Per quanto mi riguarda più che quanto tempo dovremmo rispondere alla domanda quante volte. Napoli ha bisogno di diverse incursioni per poter essere digerita: la prima volta è sempre particolare, la città ha un carisma profondo e una personalità netta per cui è difficile abituarsi istantaneamente. Come un buon vino strutturato ha bisogno di tempo per decantare, lasciare che la città tiri fuori la sua essenza.

Riservatevi una prima visita di almeno 3/4 giorni sia per acclimatarvi con il traffico delle auto e dei mercati, con la (fortunatamente sempre meno) sporcizia diffusa, con le pareti scrostate delle abitazioni, con l’esuberanza delle persone sia per godere del grande patrimonio culturale ed enogastronomico del centro storico. Affiancate in questa prima visita anche una gita fuori porta, scegliete voi a seconda del gradimento e della stagione: Pompei, Ercolano,Vesuvio, Procida, Capri, Ischia, Campi Flegrei e chi più ne ha più ne metta.

Se Napoli vi ha lasciato qualcosa in questa primo giro di boa, tornate e vedrete che sarà una esperienza unica: a quel punto Napoli si spalanca e non dovrete avere più bisogno di correre dietro al monumento, sarete liberi di esplorarla a vostro piacimento: i rioni storici, il chiasso dei mercati, le trattorie alla buona, il caffè come si deve, le chiese nascoste,  la semplice osservazione di piccole cose e piccoli eventi quotidiani che alla prima visita erano mascherati dalla confusione e dal vortice di sensazioni che offre Napoli e che ora sono i protagonisti. Potrebbe essere anche il momento per dare uno sguardo ai magnifici musei che la città offre: Capodimonte e il museo Archeologico su tutti.

Ora che avete capito cosa vedere a Napoli… non vi resta che partire il prima possibile alla scoperta di uno dei più grandi tesori nascosti d’Italia!

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Urbo

Vive da quando aveva 17 anni come un equilibrista instabile. E’ appassionato di diagrammi di Feynman. In viaggio è quello che sta dietro come un corvo, che prende appunti mentre la compagna si fa il mazzo per conoscere le persone e ottenere informazioni. Però detiene la sacra mappa e il suo generoso senso dell’orientamento gli permette di avere sempre tutto sotto controllo. Ma se comincia a vacillare lui… panico!

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