Itinerario: “L’integrazione nel cuore della tradizione milanese”
Sempione e Chinatown
Tempo richiesto: 1 pomeriggio
Chi l’avrebbe mai detto che, nel cuore della tradizione milanese, a pochi passi da quella Ghisolfa raccontata da Testori, dall’iconico Velodromo Vigorelli, una delle storiche infrastrutture sportive simbolo dell’italia intera, dalla sede RAI di Corso Sempione dove venne trasmesso il primo programma televisivo della storia Italiana il 3 Gennaio 1954, si sarebbe verificato uno dei casi più sorprendenti di modello di integrazione italiana?
Un miracolo tutto milanese. Attorno a Via Sarpi ruota la Chinatown di Milano, una serie di deliziose vie storiche milanesi che fino ai primi anni zero era un terribile viavai di traffico e sporcizia.
Questa stradona di paese dove non c’era niente che non trovavi: giubbe di lana cotta tirolesi originali, bottiglierie, latterie, magazzini del bianco con vasta scelta di lavori di Firenze ricamati a mano e una piccola boutique che produceva vestiti e gonne a fiorellini, mia agognata meta personale. Costava tutto meno, in via Paolo Sarpi, ed era di qualità buona: buona come può esserla solo la merce scelta direttamente da un proprietario che sta tutto il giorno nel suo negozio, negozio che poteva ancora chiamare bottega in molti casi.
Le rondini di Montefortino, Helena Janeczek
Oggi è una delle zone più frequentate di Milano, con la pedonale Via Sarpi, quieta ed elegante, come centro di attrazione per residenti, avventori gastronomici, cercatori di bric-à-brac etnici e turisti (pochi). Qui potrete trovare centri commerciali dell’estremo oriente, ristoranti e food street fusion gourmet (la Ravioleria Sarpi ad esempio offre i tipici ravioli cinesi ma con uova e carne prodotti da fattorie biologiche del milanese), enoteche storiche come le Cantine Isola, un gioiello che trae le sue origini addirittura dal 1896 e che offre un “folkloristico” aperitivo (appuntamento immancabile), negozi di abbigliamento di tendenza, bubble tea shops e molto altro. La terza generazione di Cinesi a Milano ha creato un melting-pot di successo che mescola l’eleganza italiana alla intraprendenza orientale e il risultato è… boom!
Come si allontana da Via Sarpi, la Milano Bene riprende i suoi spazi ed è rilassante passeggiare per le quiete e gradevoli Via Procaccini, Via Piero della Francesca e Via Canonica, tra storiche torrefazioni come Hodeidah, librerie, calzolai, sartine e negozi d’altri tempi. Un vero tutto nel passato fino ad arrivare alla parte finale di Corso Sempione e all’ Arco della Pace, dove le luci dei locali e dei lampioni di notte donano un’atmosfera davvero suggestiva, mentre il Tram 1 dalla vecchia livrea gialla passa attraverso sferragliando e i giovani nel weekend si bevono una birra nel piazzale.
Da non perdere assolutamente il Cimitero Monumentale, uno dei complessi più affascinanti di tutta Milano con la tomba del Manzoni e la serie di Mausolei, sarcofagi e cripte della nobiltà milanese. E ultimo ma non ultimo, uno dei simboli per eccellenza di Milano: il Parco Sempione, storico luogo di ritrovo e riferimento per i locali di ogni generazione e simbolo della multietnicità milanese.
Travel Slow Score
Genuinità | ✪✪✪✪✪ |
Storia | ✪✪✪✪✪ |
Sapore | ✪✪✪✪✪ |
Fattore I(nstagram) | ✪✪✪✪✪ |
Fattore S(orpresa) | ✪✪✪✪✪ |
Come ci si arriva
La “nuova” metro Lilla passa attraverso queste zone nelle fermate Monumentale, Gerusalemme e Domodossola. A Domodossola fermano anche tutti i treni Trenord che partono da Cadorna.
Vieni qui se:
Vuoi fare parte del miracoloso fenomeno di integrazione italo-cinese ma anche capire come poteva essere la Milano di una volta.