wearelocalnomads
  • Destinazioni
    • Italia
    • Europa
      • Bulgaria
      • Danimarca
      • Francia
      • Islanda
      • Russia
      • Turchia
    • Asia
      • Cina
      • Filippine
      • Georgia
      • Giappone
      • India
      • Kazakistan
      • Kirghizistan
      • Myanmar
      • Tajikistan
      • Uzbekistan
      • Vietnam
    • Medioriente
      • Iran
      • Iraq
      • Kurdistan
    • Sudamerica
      • Argentina
      • Bolivia
      • Colombia
      • Ecuador
      • Perù
    • Africa
      • Algeria
      • Marocco
      • Niger
      • Repubblica Democratica del Congo
      • Somalia
      • Tanzania
    • Nord America
      • USA
    • Oceania
      • Australia
    • Scegli sulla mappa
  • Chi siamo
    • Alle & Urbo
    • Il Grande Viaggio
    • Slow Travel
      • Travel Slow Manifesto
      • Presidi Slow Travel
      • Slow Down! Travel Podcast
    • Cosa possiamo fare per te?
    • Contatti
  • #librinomadi
  • English
Newsletter
wearelocalnomads

il vero viaggio è dentro

wearelocalnomads
  • Destinazioni
    • Italia
    • Europa
      • Bulgaria
      • Danimarca
      • Francia
      • Islanda
      • Russia
      • Turchia
    • Asia
      • Cina
      • Filippine
      • Georgia
      • Giappone
      • India
      • Kazakistan
      • Kirghizistan
      • Myanmar
      • Tajikistan
      • Uzbekistan
      • Vietnam
    • Medioriente
      • Iran
      • Iraq
      • Kurdistan
    • Sudamerica
      • Argentina
      • Bolivia
      • Colombia
      • Ecuador
      • Perù
    • Africa
      • Algeria
      • Marocco
      • Niger
      • Repubblica Democratica del Congo
      • Somalia
      • Tanzania
    • Nord America
      • USA
    • Oceania
      • Australia
    • Scegli sulla mappa
  • Chi siamo
    • Alle & Urbo
    • Il Grande Viaggio
    • Slow Travel
      • Travel Slow Manifesto
      • Presidi Slow Travel
      • Slow Down! Travel Podcast
    • Cosa possiamo fare per te?
    • Contatti
  • #librinomadi
  • English
Il Monumento a la raza di Rodrigo Arenas Betancurt davanti all'alcaldia di Medellin
  • Colombia
  • Destinations
  • Sudamerica

Medellin in Colombia: oltre Narcos e Pablo Escobar

  • Urbo
  • 8 Marzo 2019
  • 4 minute read
0
0
0
0
0
0
0

La cultura di Medellin

Oh mamma… da dove si può iniziare a parlare di Medellin? Forse dai 400 metri che separano la Plaza Botero, dove il popolo passeggia tra sculture di Botero e fiori sgargianti, dalla Plazuela Francisco Antonio Zea, dove disperati appiccano fuochi nel parco e vivono dentro ripari di cartone. 400 metri che separano quello che Medellin era in passato da quello che potrebbe essere in futuro: una corsa a ostacoli in un presente di intense contraddizioni.

Quando si arriva al fondo della Plaza Botero la strada prende un giro strano e rientra come su se stessa fino a che non si giunge al Parque de Berrio, dove tutti i giorni i vecchi paisas (gli abitanti di Medellin) si riuniscono per suonare folk colombiano e per trangugiare tinto (caffè filtrato colombiano). Ma è una illusione! Se si soddisfacesse il capriccio di andare dritti, dove il traffico copre la visuale si vedrebbe una Medellin trasformata in un covo di disperazione. Mai ci era capitato di vedere come in Colombia, la sofferenza bussare (e molte volte sfondare) alle porte del cuore delle città.

Plaza de las luces, dedicata a tutte le vittime del terrorismo e del periodo buio di Medellin
Plaza de las luces, dedicata a tutte le vittime del terrorismo e del periodo buio di Medellin

Oggi, finita l’epoca stragista (Medellin nel 1991 era la città più pericolosa al mondo con più di 7000 omicidi annui), con il centro nevralgico del narcotraffico spostato in Messico, con le battaglie ideologiche ridimensionate, Medellin combatte una lotta senza quartiere con la criminalità dei poveri e degli scarti della società e lo fa con delle armi inusuali: la natura, la tecnologia, l’arte e la cultura. Per ogni bomba scoppiata, Medellin ha risposto con una biblioteca, un’opera d’arte, un parco.

Vista della parte di Nord di Medellin dalla teleferica che sale a Santo Domingo
Vista della parte di Nord di Medellin dalla teleferica che sale a Santo Domingo
Il bellissimo giardino botanico di Medellin in Colombia
Il bellissimo giardino botanico di Medellin in Colombia

 

Medellin: oltre Narcos

Sgombriamo il campo dagli equivoci: Medellin non è una bella città ed è questa la sua bellezza.

Losca, truce, contraddittoria, eppure il simbolo di una incessante evoluzione che nel giro di vent’anni l’ha tirata fuori da una notte senza fine. Medellin non ha la portata culturale deflagrante di Bogotà ma ha un clima paradisiaco e un popolo generosissimo. 
È una città fatta di città: ogni quartiere ha la sua piazza, la sua chiesa, il suo cibo, i suoi anziani che suonano folk o giocano a Backgammon e ogni quartiere seppur simile agli altri ha una caratteristica propria che lo illumina.

Poi c’è la valanga umana, prettamente campesinos, che a partire dalla selvaggia urbanizzazione sudamericana di metà del Novecento, ha inondato tutta la valle a nord della città fino a inerpicarsi sulle cime dei cerri, tanto che Medellin, un po’ come La Paz, dall’alto sembra un mare tempestoso di minuti cubicoli marroni.

La metro passa sopra la Plaza Botero per arrivare alla fermata Parque Berrio  a Medellin
La metro passa sopra la Plaza Botero per arrivare alla fermata Parque Berrio a Medellin

Il “centro storico” è un pasticcio metropolitano degno di un motor city americana con delle incursioni architettoniche sovietiche brutaliste: fa una fottuta paura ma in un certo senso ha un fascino vizioso che non ti molla. A sud la classe media e alta si è impossessata di tutti i terreni costruendo la propria Sim City, un fiume di casine basse sorvegliato da grattacieli bianchi e trasparenti: se Envigado è un simpatico pueblo inurbato dove si passeggia volentieri, El poblado è il vomitevole quartiere soprannominato dai locali “gringolandia” dove gli stranieri di tutto il mondo fanno a gara per non sentirsi in Colombia.

E poi c’è Laureles, il nostro quartiere preferito, una Brooklyn colombiana dove domina il tipico mattoncino rosso colombiano, un’oasi di pace dove abbondano minute caffetterie, panaderie aperte sulla strada e ristoranti locali.

Un caffè a Laureles, quartiere medio-alto di Medellin che offre tantissime possibilità di svago
Un caffè a Laureles, quartiere medio-alto di Medellin che offre tantissime possibilità di svago
Vista su Envigado dal Cerro Nutibara, collina panoramica nel centro di Medellin
Vista su Envigado dal Cerro Nutibara, collina panoramica nel centro di Medellin

La Medellin di Robinson e l’ “effetto Pablo Escobar”

Robinson è una di quelle persone illuminate di cui riesci a percepire la statura: grande ascoltatore e con la rara capacità di comunicare solamente con il potere degli occhi e lenti movimenti del corpo.

Gestisce da 18 anni una mensa per poveri nel centro di Medellin dove accoglie tutti i giorni per pranzo fino a 400 persone divise su tre turni: tossicodipendenti, gente della strada, criminali, prostitute, matti e ultimamente moltissime famiglie venezuelane. Lo aiutano una serie di volontari che lo supportano nella preparazione dei cibi e nella messa in tavola mentre lui mantiene l’ordine davanti alla porta del refettorio e fa entrare uno per uno i bisognosi.

Offrire il cibo è un buon modo per attirarle, poi grazie ad una psicologa e all’impegno di Robinson, l’obiettivo diventa coinvolgere queste persone per dargli la possibilità di reintegrarsi nella società.
Il lavoro quotidiano da fare è enorme ma l’associazione Emmanuel (questo è il nome) non sembra risentire della fatica e la giornata scorre veloce tra scherzi e sorrisi. Noi abbiamo dato il nostro contributo per una giornata, sminuzzando la verdura e successivamente portando i vassoi carichi di zuppe in sala.

Con Robinson e Maria nella mensa per poveri "Emmanuel" nel centro di Medellin in Colombia
Con Robinson e Maria nella mensa per poveri “Emmanuel” nel centro di Medellin in Colombia

Abbiamo parlato molto di Medellin con Robinson. Secondo lui la città non ha cambiato sufficientemente pelle negli ultimi anni e i problemi, seppur differenti, rimangono molti. Se in passato la Colombia era solamente un paese esportatore di droga, oggi è diventato anche consumatore grazie al calo dei prezzi delle sostanze e all’invenzione di nuove, devastanti ed ipereconomiche droghe come il Basuco. Minigang si spartiscono il mercato locale assieme a quello della prostituzione e la novità e che anche molte adolescenti donne hanno cominciato con l’uso di sostanze.

Secondo Robinson esiste un effetto “Pablo Escobar”: se per la stragrande maggioranza dei Paisas è il peggior incubo nell’intera storia della nazione colombiana, per qualcuno è diventato un idolo da imitare: un uomo che si è fatto da solo.
Il peggior dei crimini compiuto da Escobar, non è stata la strage dell’Avianca, nè il tentato golpe al potere, ne la striscia dei morti che si è lasciato dietro, ma l’avere instillato in una parte della popolazione giovanile l’idea che si potessero guadagnare soldi facili e una vita di benessere con la criminalità, dichiarando guerra aperta perfino allo stato.

Grazie Robinson per averci coinvolto e permesso di comprendere un altro aspetto di questa città così complessa!

Piccoli aiutanti nella mensa per poveri di Robinson
Piccoli aiutanti nella mensa per poveri di Robinson
Piccole aiutanti nella cucina della mensa per poveri di Robinson
Piccole aiutanti nella cucina della mensa per poveri di Robinson

Clicca qui per tornare alla mappa del Sudamerica

Urbo

Vive da quando aveva 17 anni come un equilibrista instabile. E’ appassionato di diagrammi di Feynman. In viaggio è quello che sta dietro come un corvo, che prende appunti mentre la compagna si fa il mazzo per conoscere le persone e ottenere informazioni. Però detiene la sacra mappa e il suo generoso senso dell’orientamento gli permette di avere sempre tutto sotto controllo. Ma se comincia a vacillare lui… panico!

You May Also Like
Scorci di venezia durante un bacaro tour
Leggimi
  • Books
  • Destinations
  • Europa
  • Italia
  • Like a Local
  • Verona

Il nostro bacaro tour a Venezia, un itinerario sulle orme di Hugo Pratt

Leggimi
  • Bulgaria
  • Destinations
  • Europa

Cosa vedere in Bulgaria: il fascino discreto delle terre di confine. 5 idee

Best bookstores in Milano
Leggimi
  • Books
  • Bulgaria
  • Top 5

5 libri da leggere prima di un viaggio in Bulgaria

Leggimi
  • A spasso con...
  • Books
  • Russia

Viaggio in Kamchatka: impressioni e dal grande nord di Marco Grippa

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

cinque × due =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ti va di supportarci?

Se il nostro post ti è stato utile, considera l'opportunità di cliccare sul banner Amazon quando acquisti qualcosa, otterremo una piccola commissione. Oppure puoi offrirci un caffè virtuale ;)

Gli articoli più letti
  • Best pizza in Milano: my top 5
    Best pizza in Milano: my top 5
  • Viaggio in Islanda: 10 cose da sapere per partire a Marzo
    Viaggio in Islanda: 10 cose da sapere per partire a Marzo
  • Kirghizistan: cosa vedere e 10 cose da sapere per organizzare il tuo viaggio fai da te
    Kirghizistan: cosa vedere e 10 cose da sapere per organizzare il tuo viaggio fai da te
  • Uzbekistan tour fai da te: 10 cose da sapere prima di partire alla scoperta del paese di Samarcanda, sulla via della seta
    Uzbekistan tour fai da te: 10 cose da sapere prima di partire alla scoperta del paese di Samarcanda, sulla via della seta
  • La cucina del Kurdistan Iracheno potrebbe valere da sola il viaggio
    La cucina del Kurdistan Iracheno potrebbe valere da sola il viaggio
  • Kadikoy e Moda: il cuore pulsante della Istanbul asiatica
    Kadikoy e Moda: il cuore pulsante della Istanbul asiatica
rimani aggiornato
Social Links

Sei anche tu un viaggiatore lento?

Iscriviti qui alla newsletter per rimanere aggiornato

wearelocalnomads
Un blog che viaggia lento e con un libro sotto braccio

Inserisci la chiave di ricerca e premi invio.