Uno dei motivi che saldamente ancorano il Giappone alle vette più alte dell’immaginario collettivo è il suo cibo.
Il livello di soft power raggiunto da sushi e affini è secondo solo ai ricordi d’infanzia di chi è stato bambino tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90 e ha fatto merenda a suon di pane, marmellata e anime giapponesi per ragazzi spacciati da cartoni animati per bambini.
Ma è importante ricordare che la cucina Giapponese è ben più ricca e variegata di quanto in occidente ci aspettiamo e che la cultura gastronomica del paese del sol levante muta da zona a zona e da città a città. Ogni provincia e distretto verosimilmente ha una sua localissima ricetta o ingrediente. Un po’ come in Italia dove comune che vai, tipicità che trovi.
Vi parlo un po’ della mia avventura gastronomica in Giappone, partendo da Tokyo:
- Uokushi (@ Kagurazaka)Amore fu. Dopo 3 giorni passati a parlare solamente con il mio compagno perché nessun giapponese era in grado di comunicare in inglese con noi siamo entrati stanchi e affamati in questo locale. All’estero seguo sempre un teorema da me ormai assodato nella scelta dei ristoranti alla cieca: se è pieno, potrà anche costare tanto ma sicuramente è molto buono. Siamo entrati e ci hanno accomodati al bancone dove il cuoco – un ragazzo giapponese che per un anno aveva lavorato a Los Angeles – grigliava senza sosta frutti di mare e verdure fresche. Ci ha interpellati chiedendoci da dove venissimo e cosa facessimo lì e ha scelto lui per noi il menu perfetto, consigliandoci cosa bere aprendoci gli occhi su tutte quelle cose che per impossibilità di comunicare erano rimaste con un grande punto di domanda (come ad esempio: cosa è l’Highball? Ve lo svelo alla fine del post). Inutile dire che era tutto ottimo! A fine serata, per non farci mancare nulla, ci ha permesso di degustare alcuni sake davvero sorprendenti, come quello frizzante di cui non avevo davvero mai sentito parlare.
Trovate le indicazioni per raggiungerlo qui.
Il quartiere Kagurazaka merita una nota. Si tratta di uno dei quartieri più interessanti che ho visitato, nonostante non sia molto noto. Trovandosi leggermente decentrato rispetto al centro della città qui vennero delocalizzati molti templi in seguito ai numerosi incendi che spesso colpivano la città Proprio per questo Kagurazaka è uno dei quartieri che accoglie più templi in tutta Tokyo ed è possibile passeggiare ritrovandosi ad ogni angolo di strada circondati da luoghi di culto, case e cimiteri (che a Tokyo sono spesso proprio in mezzo alle case).
Nel quartiere è presente anche un mercato dove assaggiare prelibatezze locali street food e fare qualche acquisto per chi è rimasto a casa. Vale davvero la pena spenderci un pomeriggio passeggiando fuori dal caos della metropoli e provando i localini intriganti che si trovano ad ogni angolo di strada.
Come il Sansakizaka Cafe che ci ha salvati dalla calura estiva. Dolci fatti casa, the e caffè ottimi di giorno, sake e musica jazz la sera:
Sempre in questo quartiere abbiamo scoperto passeggiando Bon Fire, una birreria votata alle birre artigianali locali e straniere con una strana frequentazione: mamme e bambini! Hipster fuori, asilo nido dentro!
- Sushi Dai (@ Tsukiji Fish Market)Non ha bisogno di essere introdotto questo ristorante di appena 12 posti, tutti al bancone. La lunga fila che vi aspetta non vale tutta la fatica perché un Sushi così, a questo prezzo, davvero non lo assaggerete da nessuna parte. Vi rimando al mio post sullo Tsukiji Market per saperne di più.
- Sushi Zan Mai (@ Higashi Shinjuku)Una delle catene più consigliate per l’ottimo rapporto qualità prezzo è Sushi Zan Mai che ha diverse filiali nelle diverse zone di Tokyo. Il sushi è davvero niente male ma non vi spaventate quando gli chef e il personale di sala vi saluteranno all’ingresso con urla possenti 🙂
Se come me sceglierete il locale situato a Shinjuku, non fatevi mancare una passeggiata per il Golden Gai, un quartiere noto per essere piuttosto malfamato, caratterizzato dai caratteristici bar formato mignon. E cercando di raggiungere il Golden Gai potreste imbattervi in questo sentiero alberato davvero affascinante. Tutto questo, nel cuore pulsante di Tokyo.
- Tsunahachi (@ Shinjuku)Questo è il primo ristorante in cui siamo stati ed è stato per noi una vera esperienza.
Si trova all’interno di un centro commerciale. Ma non storcete il naso: spesso in Giappone i ristoranti migliori si trovano proprio all’interno di questi immensi agglomerati di negozi di lusso che sono quasi città nella città e spesso si trovano proprio fuori dalle stazioni. Definirlo un ristorante di Tempura è riduttivo, perché qui è tutto buonissimo.
Per la prima volta a Tsunahachi ho assaggiato la tempura in the verde e ho imparato come si procede nel magiare la tempura che in Italia ben conosciamo ma che non ha quasi nulla a che vedere con la leggerezza di quanto ho mangiato qui.
Importantissimo: come in molti altri ristoranti è molto meglio andare a pranzo quando anche questi locali di altissima qualità offrono dei menu a prezzo ridotto. - “Melonpan” at Kagetsudo (@Asakusa)Kagetsudo si trova nell’area del mercato retrostante il grande tempio di Asakusa, sicuramente meno affollata della via principale che dalla metro porta al tempio stesso e sicuramente meno costosa e decisamente perfetta per comprare qualche souvenir dal carattere tradizionale.
Questo quartiere, specialmente durante il weekend è fantastico anche per chi volesse mangiare. Alcune vie alle spalle del tempio ospitano, tutti in fila, Izakaya (li definirei l’equivalente giapponese dei nostri pub) che d’estate riempiono le strade di tavoli e risate. Se amate gli alcolici provate l’Highball al Ginger, una bevanda fatta di Wisky e Ginger beer. Ricordate, le Izakaya potrebbero rappresentare la vostra salvezza dato che in Giappone i ristoranti tendono a chiudere molto presto le cucine e questi snack bar cucinano divinamente!
Se andate in Giappone assaggiate tutto e seguite l’istinto ma fatelo a vostro rischio e pericolo: da qui non si torna indietro! 🙂