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Cibo vietnamita: cosa mangiare in Vietnam?

  • Alle
  • 19 Luglio 2018
  • 9 minute read
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Il cibo vietnamita vale da solo la visita a questo paese, anche se i motivi per visitarlo sono moltissimi.
Nelle Filippine abbiamo diviso i cibi “Ewww” da quelli “Wow” ma in Vietnam questo non è possibile. La cucina vietnamita,  è quanto di più raffinato si possa assaggiare nel Sud Est Asiatico, persino nelle sue derive più splatter, grazie all’uso profusissimo di erbe aromatiche e all’accostamento di sapori delicati, aciduli e quelli più decisi. E che dire della straordinaria cultura del caffè di questo paese?
Il popolo vietnamita ha saputo rielaborare al meglio tutte le influenze subite nel corso di diversi secoli di storia: quella cinese di lungo corso, quella coloniale francese e persino quella indiana (al sud per diversi secoli ha spadroneggiato il regno Champa) e thailandese. Così come nella vita quotidiana, anche nella cucina il meltin pot è stato perfetto. I vietnamiti sono orgogliosi e possiedono una cultura tutta loro persino se confrontata a quella Cinese da cui molto hanno preso e allo stesso modo hanno remixato gli input ricevuti creando una delle cucine più originali e deliziose che si possano assaggiare sulla faccia della terra.

Piccolo dizionario vietnamita

Ma iniziamo con alcuni termini gastronomici che vi saranno utili in Vietnam:
Carne di pollo = Gà
Carne di bovino = Bò
Riso = Cơm
Torta = Bánh
Acqua (anche nel senso di succo)= Nước
Noodles = Bún
Grazie = Cảm ơn
Ciao = Chào!
Uno degli aspetti più evidenti che differenziano il Vietnam dai suoi vicini è l’uso dell’alfabeto latino, che rende più facile quantomeno la lettura dei cartelli.

I grandi classici del cibo Vietnamita

  • Phở: si tratta della classica e onnipresente zuppa che i vietnamiti mangiano solitamente a colazione. Può essere a base di pollo (Pho Ga) oppure di manzo (Pho Bo);
    Pho Vietnamita di pollo
    Pho Ga da Pho Le 2 a Saigon

    entrambe sono zuppe molto leggere adatte ad essere mangiate anche al mattino. Il coriandolo e gli spaghetti di riso sono sempre i co-protagonisti della carne in questa ricetta dalla delicatezza unica! Non potrete dire di essere stati in Vietnam se non ne avrete assaggiata almeno una. Il Pho si trova davvero in ogni dove in Vietnam. Il primo, che è anche uno dei più buoni, lo abbiamo assaggiato a Ho Chi Minh (anche detta Saigon) in uno dei Pho Le. L’Old Town di Hanoi è punteggiata di ristoranti di Pho, tutti abbastanza buoni. La nostra strategia è osservare la clientela dei locali al mattino: se il ristorante è ottimo, verosimilmente all’ora di colazione (il che significa prestissimo, i vietnamiti sono già in strada dalle 5 del mattino in poi) sarà pienissimo di vietnamiti intenti a risucchiare gli spaghettini di riso dalla ciotola e bere il brodo leggermente acidulo insaporito a piacere dai mini-lime che si trovano anche qui su tutte le tavole. Un consiglio: i lime possono anche essere usati per disinfettare le posate e le bacchette!

  • Bánh mì: il banh mi – che letteralmente si traduce con la parola “pane” non è altro che una baguette farcita con il meglio dei gusti del sud est asiatico. Le sue radici affondano chiaramente nel passato coloniale francese di questo paese, ed è una delle eredità migliori che i colonizzatori hanno loro malgrado lasciato a questo paese (insieme alle architetture che caratterizzano città come Ho Chi Minh e Hanoi) nel momento in cui si sono ritirati. Sono venduti pressochè ovunque da carrettini ambulanti appostati ai bordi delle strade e vi assicuriamo che vi salveranno la vita quando starete per salire a stomaco vuoto su uno dei tanti treni o bus che connettono le città vietnamite. Anche in questo caso le varianti sul tema sono innumerevoli: con il patè, con mix variabili di insaccati asiatici arricchiti da sottaceti e erbe aromatiche come la menta o il coriandolo, non sono mai uguali a se stessi!
  • Gỏi cuốn: gli anglofoni li chiamano “spring roll” e della primavera hanno tutta la freschezza e la leggerezza. Gli involtini vietnamiti li troverete quasi ovunque e in alcuni ristoranti o guesthouse potrebbero esservi serviti scomposti, e sarete voi a doverli comporre a vostro piacimenti. A noi è capitato a Ben Tre, nella nostra guesthouse ed è stato davvero divertente scoprire quanto fosse complicato comporre quei pochi ingredienti: carta di riso, spaghettini di riso, erbe aromatiche e gamberi. I Goi Cuon sono spesso serviti accompagnati da salse, come ad esempio la salsa di arachidi. Si trovano in buona parte dei ristoranti come antipasto, ma i nostri preferiti li abbiamo mangiati al delizioso Quán Bụi – Vietnamese Bistro di Ho Chi Minh, nascosto al secondo piano di un’osteria altrettanto buona frequentata solamente da locali (questa seconda si chiama Quan Loan).
I Gui Cuon del Quán Bụi Vietnamese Bistro di Ho Chi Minh
I Gui Cuon del Quán Bụi Vietnamese Bistro di Ho Chi Minh
  • Bánh xèo: i Ban Xeo sono delle frittelle di uova e farina (ovviamente di riso) diffuse in tutto il Vietnam. Queste omelette vengono farcite solitamente con germogli di soia, gamberi e erbe aromatiche.Ci sono stati preparati in un guesthouse ma è a Da Nang che li abbiamo assaggiati al meglio delle loro potenzialità.
    Da Nang – nella zona centrale del Vietnam a pochi passi da Hoi An – è una città in evoluzione affacciata sul mare con una zona turistica piena di grattacieli e un vibrante centro nevralgico al di là del ponte a forma di drago per cui è famosa (ponte tamarrissimo che sputa fuoco ogni weekend, si avete letto bene: sputa fuoco). A Da Nang i Ban Xeo vengono accompagnati dai Nem Lui, delle polpette allungate di carne che possono anche essere usate per arricchire la farcitura del Ban Xeo. Noi li abbiamo mangiati in questa zona della città, dove ci sono diversi ristoranti specializzati in questa pietanza. Se non doveste passare da Da Nang, niente paura, perchè come vi abbiamo già detto li troverete in tutto il paese e potrebbe anche succedervi che vi vengano serviti ancora da comporre, il che rende il tutto ancora più divertente perchè potrete decidere le dosi dei vari ingredienti, sperimentando con i gusti della cucina vietnamita.
  • Cơm tấm: ovvero, riso-e-qualcosaltro (es: carne o pesce marinati, grigliati etc). Perchè il riso è onnipresente, che ti piaccia o no, e perchè ogni tanto avrai voglia di cibo solido non assimilabile a noodles e zuppa. Il migliore Com Tam del nostro viaggio lo abbiamo mangiato a Can Tho qui.
Com Tam mangiato a Can Tho, inaspettatamente buonissimo

La birra in Vietnam

Come in tutti i paesi asiatici la birra è stata portata qui dai colonizzatori. In Vietnam costa particolarmente poco specialmente nella sua versione Bia Hoi (circa 19 centesimi di euro per una pinta), ma anche le birre locali in bottiglia sono super economiche:una bottiglia costa meno di 1 € normalmente.

  • Bia hơi: letteralmente “birra fresca” alla spina perchè non ha mai più di 24 ore. Chiaramente questo era un escamotage per evitare che la birra andasse a male quando la refrigerazione non era un’opzione. La Bia Hoi è una birra leggera ma va presa con le pinze: una sbronza con questa birra iper economica è sconsigliata, visti i controlli limitati ai quali essa viene sottoposta per la sua natura semi-artigianale. Tuttavia, berne almeno una seduti sugli sgabellini a bordo strada ad Hanoi, mentre si osservano i passanti accaldati è senza dubbio un’esperienza da provare!
Bia Hoi Kon Tum
Una Bia Hoi a Kon Tum

Hai detto birra fresca? In Vietnam ci sono diversi marchi (es: Huda, Saigon, Ha noi, Larue, e l’economicissima Tiger) e possiamo garantirvi che hanno tutte lo stesso sapore. 😉 quindi divertiteli a provarle e poi fateci sapere se questo nostro impietoso giudizio è troppo severo. Mi raccomando, non vi sconvolgete troppo se insieme alla birra vi portano dei pezzi giganti di ghiaccio da mettere al suo interno: qui non è un’eresia!

I birrifici artigianali in Vietnam solitamente sono aperti da americani (o comunque stranieri) che hanno puntato tutto su questo mercato “di lusso” anche grazie alla presenza di turisti, expat e digital nomad. Qui le birre costano praticamente come in Europa perché, come sempre, la qualità si paga. Noi siamo stati in due birrifici artigianali durante il nostro mese in Vietnam: l’Heart of Darkness a Saigon e la Pasteur Street (le tap room di questo marchio sono sia a Saigon che a Hanoi).

Il caffè, o cà phê, vietnamita

Il caffè è uno degli highlight foodie più interessanti per quanto riguarda questo paese per questo motivo abbiamo deciso di dedicargli un post che potete leggere cliccando qui.

Le chicche 

Il Vietnam è un paese lunghissimo e che ha subito diverse conquiste, un po’ come l’Italia, e per questo ci sono alcune chicche che troverete solamente in alcune città di questo paese:
 
  • Bun Dau Man Tom a Hanoi: uno dei piatti che abbiamo scoperto quando siamo arrivati ad Hanoi e che è subito diventato uno dei nostri preferiti è questo. Si tratta di un piatto composto da vermicelli di riso a secco, tofu fritto, carne di maiale (nel caso del nostro preferito le parti erano variegate e comprendevano anche delle frattaglie e delle salsicce) e fermentato di gamberi in cui intingere le varie porzioni, il tutto ovviamente accompagnato dalle immancabili erbe aromatiche da aggiungere a piacimento. Mangiatelo in questo street food che si trova davanti al cosmopolita cafè galleria Manzi.
Bun Dau Man Tom a Hanoi in Vietnam
Questo street food al suo meglio lo trovate davanti al Cafè Manzi
  • Bún Bò Nam Bộ a Hanoi: un’altro dei piatti imperdibili ad hanoi è il Bun Bo Nam Bo, che troverete nell’omonimo ristorante che ha creato la ricetta originale. A Hanoi la definiscono “salad”: i noodles sono guarniti con carne marinata, verdure, erbe aromatiche, arachidi e sul fondo della ciotola ecco la sorpresa: un brodo gustosissimo a base di manzo. Difficile descriverla, molto meglio provarla e lo potete fare solo in questo ristorante ad Hanoi!
Bun Bo Nam Bo
Insalate o zuppe? Il Bun Bo Nam Bo è un mix fra i due
  • Ban Beo a Hue: tortini street food cotti al vapore tipici di questa città e realizzati con farina di riso e tapioca.
  • White rose dumpling a Hoi An: questi ravioli di gamberi delicatissimi sono tipici di Hoi An, la città delle lanterne, e prendono il loro nome dalla forma floreale che li caratterizza. Sono assolutamente un piatto da provare quando si è in questa città ed è possibile farlo in quasi tutti i ristoranti della città (oltre al White Rose in cui sono nati) oppure al mercato centrale , come abbiamo fatto noi!
white rose dumpling hoi an vietnam
White Rose Dumpling assaggiati al mercato centrale di Hoi An
  • Banh Dap e Hen Tron a Hoi An: all’estremo opposto rispetto ai delicatissimi White Rose Dumpling sta quest’accoppiata straordinariamente gustosa formata da cracker di riso e vongole saltate che viene servito sempre a Hoi An lungo il fiume, meglio se abbinati a un’ottima birra vietnamita gelata. Noi le abbiamo assaggiate qui.
Banh Dap e Hen Tron
Banh Dap e Hen Tron mangiati lungo il fiume a Hoi An, accompagnati da una birra

Zuppe

  • Bun nuoc leo (chiamato anche Bun Mam): una zuppa a base di carne e pesce fermentato, arricchita di vermicelli, che troverete certamente a Ho Chi Minh.

  • Bun Ca: ogni zuppa a base di pesce. Le parole che seguono “bun ca” nei menu sono semplicemente le razze dei diversi pesci con cui questo tipo di zuppa può venire preparata, che variano da zona a zona del paese.

La frutta esotica:

Se visitate il Vietnam vi sproniamo a non esimervi dall’assaggiare qualunque frutto esotico che vi passi fra le grinfie: rambutan, carambola, ambarella, chayote, guava, dragon fruit, jack fruit, durian, star apple, wax jambu e chi più ne ha più ne metta.
Nuoc Mia Succo di canna da zucchero
Succo di canna da zucchero

Li troverete nei mercati, venduti dagli agricoltori sulle strade di campagna ma anche nei food truck che preparano buonissimi ed economici juice ricchi di super fruit e vitamine

Inoltre, vi consigliamo di provare almeno una volta il Nuoc mia (succo di canna da zucchero), bevanda che si trova in tutto il sud est asiatico senza variante alcuna. Potreste pensare che sia troppo dolce, ma in realtà non è così:  è inaspettatamente dissetante, rinfrescante e anche una botta di vita nelle calde giornate vietnamite. Il succo di canna da zucchero è preparato passando le canne intere attraverso delle presse che estraggono il succo dal legno della pianta. Il succo viene poi filtrato con un colino e versato nel bicchiere del cliente con del ghiaccio. Lo si trova un po’ ovunque sia nelle città che lungo le strade ed è più corroborante di una gatorade!

Cibi Ewww e curiosità…

Durante il nostro mese in Vietnam ci siamo imbattuti ovviamente anche in qualche cibo vietnamita che si può decisamente definire “Ewww”. Nel sud del Vietnam, dove rappresentavano un fattore di rischio per le coltivazioni di banane, una delle specialità è la carne di topo che è possibile trovare cucinata alla griglia in numerosi ristoranti. Nel villaggio di Le Mat, vicino ad Hanoi, la prelibatezza locale è rappresentata dai serpenti. La carne di cane è considerata una 
specialità (sana per il suo alto contenuto di proteine e basso apporto di grasso) e quindi è piuttosto costosa rispetto alle più tradizionali carni di vitello, pollo o maiale ma è mangiata – seppur di rado – in tutto il paese. Da parte nostra non abbiamo mai visto questa carne ne’ sui banchi dei mercati ne’ sui menu dei ristornati.
La bevanda più “Eww” che abbiamo assaggiato (più che altro per il suo nome e per il fatto di includere fra gli ingredienti una preziosissima saliva d’uccello) è il Bird’s Nest, un drink tonicizzante proveniente a dire il vero da Singapore ma che si trova spessissimo nei bar e nei supermarket vietnamiti. Il gusto del drink è piuttosto neutro e la cosa più strana di questo drink è la consistenza leggermente viscosa, quasi fosse un gel annacquato, che si percepisce in bocca. Il Bird’s nest  è uno dei derivati animali più costosi in assoluto per la sua rarità, quindi è chiaro quanto poco ve ne possa essere in questa lattina!
Alle

Amante di qualsiasi cosa sia riconducibile ad una serie di pagine scritte e una copertina, hipster non per passione ma per dovere, ha una conoscenza dei posti milanesi pari a quella di Piero Angela per la divulgazione scientifica, guru della ricerca vitto e alloggio con laurea honoris causa in “Elementi di TripAdvisor e Booking”.

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